Tutto il mondo della musica nella giornata di domenica scorsa si è chiuso in un profondo lutto per la morte di dj Franchino. Francesco Principato, infatti, leggenda della notte, che per decenni ha fatto ballare generazioni di italiani, si è spento a 71 anni. Ad annunciarne il decesso è stata la famiglia, che ha rivelato come da anni l’uomo lottasse contro un male invincibile. In queste ore, tuttavia, a raccontare gli ultimi anni del dj, è stato il suo manager Leonardo Brogi.

“Ha lottato come un leone”

Secondo il manager, infatti, da oltre 20 anni dj Franchino, morto a 71 anni, lottava contro il cancro. Il dj, tuttavia, fino a quando ha avuto le forze, ha continuato a fare ciò che amava, far ballare l’Italia intera. Nelle ultime settimane, tuttavia, il 71enne dopo un malore nel corso di una serata, si era aggravato e i suoi ultimi giorni, dj Franchino, li ha passati in un letto dell’ospedale Niguarda di Milano. Nonostante la scoperta del carcinoma nel 2000, il leggendario dj ha continuato per 24 anni a fare le sue solite, indimenticabili serate. A tal proposito, il manager chiarisce: “Ha lottato come un leone fino in fondo. È rimasto attaccato al lavoro, era tra le cose, oltre alla famiglia e le figlie, a tenerlo attaccato alla vita”.

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DJ Franchino, morto a 71 anni: “Gli ho chiesto se era stanco. E lui con lo sguardo mi ha risposto di sì”

Più volte – continua il manager – ha detto che sarebbe stato l’ultimo anno, non ce la faceva più. Ma andava avanti, perché sapeva di essere un punto di riferimento per tantissime persone, tra chi lo aveva conosciuto da giovane e anche per tantissimi ragazzi dei giorni nostri.” Dj Franchino, morto a 71 anni, ha avuto un malore proprio durante una delle sue innumerevoli serate. Ad aprile scorso, infatti, mentre si esibiva in una discoteca di Livigno, fu costretto ad un ricovero. Le ultime settimane, racconta il manager, sono state dolorose. “Sono andato due volte a Milano. Era stremato. Abbiamo parlato un po’. Gli ho chiesto se era stanco. E lui con lo sguardo mi ha risposto di sì”.

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