La detenzione negli Stati Uniti, in Florida; l’interesse della stampa italiana e del Governo; il ritorno a casa. Il racconto della giornata

Chico Forti, 65enne trentino, è finalmente arrivato in Italia dopo una lunga detenzione negli Stati Uniti. L’aereo con a bordo Forti è atterrato alle 11:30 di sabato 18 maggio all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Il premier Giorgia Meloni era presente per accogliere il rientro di Forti, come confermato da fonti governative.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato il lavoro diplomatico svolto per permettere il ritorno di Forti. “Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio, senza polemiche”, ha dichiarato Tajani. Ha anche aggiunto che Forti, che ha mantenuto un comportamento ineccepibile come detenuto, può continuare a essere un modello anche in un carcere italiano.

Il presidente del Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige, Roberto Paccher, ha espresso soddisfazione per il rientro di Forti. “Siamo davvero contenti che Forti stia arrivando in Italia dove potrà scontare la propria pena a Verona dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti,” ha detto Paccher.

Chico Forti è rientrato in Italia: i commenti delle istituzioni

L’avvocato Carlo Delle Vedove, uno dei legali di Forti, ha confermato che il trasferimento completa tutte le procedure giudiziarie intraprese davanti alle autorità degli Stati Uniti. “Apprendiamo con soddisfazione del rientro in Italia di Chico Forti, è una buona notizia”, ha dichiarato Delle Vedove.

Forti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike nel 1998, è stato scarcerato pochi giorni fa. Il trasferimento in Italia è stato annunciato dalla premier Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso. La corte d’Appello di Trento ha già convertito la sentenza statunitense nelle scorse settimane.

I familiari e gli amici di Forti mantengono un rigoroso no comment sull’annunciato rientro, ma auspicano una rapida conclusione della vicenda. “Per me ora comincia la rinascita,” ha riferito Forti poco prima del suo trasferimento dal carcere di Miami all’Agenzia statunitense per l’immigrazione.

L’arrivo di Forti segna un momento significativo dopo anni di battaglie legali e diplomatiche, sperando in un futuro più sereno per l’ex detenuto.

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