Site icon Chronist

È morta la mamma di Alessandra Matteuzzi: “Non ha mai saputo come morì la figlia”

Morta la mamma di Alessandra Matteuzzi: era gravemente malata

È morta la mamma di Alessandra Matteuzzi, vittima di femminicidio: “Non ha mai saputo come morì la figlia”

Maria Bartolini, anziana mamma di Alessandra Matteuzzi, è morta. La donna, gravemente malata e da tempo ricoverata in una struttura, non ha mai saputo la verità sulla tragedia avvenuta alla figlia.

L’efferato femminicidio della 56enne di Bologna

Alessandra Matteuzzi, 56enne bolognese, morì il 23 agosto 2022 sotto casa sua, uccisa per mano dell’ex, Giovanni Padovani. L’uomo l’aggredì prendendola a calci e pugni, uccidendola a colpi di martello e picchiandola con una panchina di ferro. Attualmente l’uomo, dichiaratosi colpevole, è stato condannato in primo grado all’ergastolo. Maria, tuttavia, tutto ciò non lo ha mai saputo poiché a causa del suo stato di salute già debilitato, i familiari decisero di raccontarle una diversa versione dei fatti.

Potrebbe interessarti anche: Noto, morta una bimba di 10 mesi: “Forse caduta in un secchio pieno di candeggina”

Morta la mamma di Alessandra Matteuzzi: il racconto della figlia Stefania

Maria Bartolini, mamma di Alessandra Matteuzzi, è morta all’interno della clinica in cui alloggiava da tempo. Riguardo alla vicenda della figlia, la sorella di Alessandra, Stefania, raccontò: “Le abbiamo dovuto dire che è morta in un incidente stradale, sotto un albero. Ma lei non si dà pace e dice: Ci dovrà pur essere una responsabilità anche per quell’albero?”. Sempre la donna rivelò che fino al tragico femminicidio, era stata proprio Alessandra ad accudire l’anziana madre malata. “La accudiva in un modo che non si può descrivere: la pettinava, le truccava le unghie. Noi condividevamo tutto e ci sentivamo non meno di dieci volte al giorno”. La salma della donna verrà benedetta sabato 11 maggio presso la camera mortuaria dell’ospedale Bentivoglio. Poi, Maria riposerà accanto all’amata figlia Alessandra e al marito.

Continua a leggere su Chronist.it

Exit mobile version