Nei giorni scorsi una terribile tragedia ha scosso il Brasile, tanto da varcare i confini nazionali e giungere anche in Italia. Una mamma di 30 anni e il figlio di 6 sono morti folgorati a causa di un filo difettoso della lavatrice. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, per i due non c’è stato nulla da fare.
Mamma e figlio morti folgorati insieme: la ricostruzione della tragedia
I fatti sono avvenuti nella casa della mamma e del figlio morti folgorati, nel quartiere Formosa. Secondo le informazioni al riguardo, il piccolo Vinicius, di appena 6 anni, ha preso la scossa toccando una ringhiera in ferro che era entrata a contatto con una prolunga difettosa della lavatrice. Negli istanti successivi la mamma, accortasi della tragedia in atto, ha provato a salvare suo figlio, cercando di strapparlo dalla ringhiera. Tuttavia, la donna, appena ha toccato il piccolo ha preso anch’essa la scossa, morendo sul colpo insieme al bimbo.
Potrebbe interessarti anche: Egiziano lancia pietre in stazione agli agenti: la polizia gli spara. “Era sotto effetto di stupefacenti”
Le parole delle forze dell’ordine sulla vicenda
Sui fatti che hanno portato alla tragedia in cui una mamma e suo figlio sono morti folgorati, la polizia ha aperto un’indagine. Secondo una portavoce delle forze dell’ordine: “La prolunga è entrata in contatto con una ringhiera di ferro della casa, che era elettrificata da un filo scoperto. Il bambino ha toccato la ringhiera ed ha subito una scossa elettrica”.
In seguito alla tragedia, che non è certo la prima avvenuta in Brasile, il tenente Carvalho ha promulgato dei consigli su cosa fare in casi simili. “Il primo passo è identificare cosa sta succedendo e come sta succedendo. L’obiettivo è cercare di aiutare e non diventare allo stesso tempo una vittima. È importante mantenere la calma e cercare di identificare da dove la persona riceve la corrente: se sono le mani o i piedi, o e se è caduto un cavo elettrico, se contribuisce anche una pozza d’acqua, e soltanto dopo aver individuato tutto questo bisogna agire”.
