Era l’unico lavoratore non assunto direttamente dalla Quadrifoglio di Partinico. Si era precipitato per aiutare i colleghi

Giuseppe La Barbera, il più giovane tra le vittime della strage sul lavoro a Casteldaccia, vicino Palermo, ha perso la vita nel tentativo di salvare i colleghi. Lavoratore interinale dell’Amap, azienda che gestisce la rete fognaria di Palermo, La Barbera si è precipitato in un tombino per soccorrere tre operai che si erano sentiti male a causa delle esalazioni tossiche.

La Barbera era l’unico lavoratore non assunto direttamente dalla Quadrifoglio di Partinico, l’azienda che si occupava della rete fognaria dopo aver vinto l’appalto dell’ex municipalizzata di Palermo. Era stato assunto come interinale dall’Amap attraverso un’agenzia.

Originario del quartiere Ballarò ma residente a Villabate, La Barbera avrebbe festeggiato il quinto anniversario di matrimonio con la sua amata moglie nel prossimo maggio. Lascia dietro di sé una giovane moglie e due bambini piccoli. Infatti, era diventato padre per la seconda volta pochi giorni prima dell’incidente sul lavoro.

Operai morti a Casteldaccia, Giuseppe La Barbera il più giovane

Per anni, La Barbera ha svolto diversi lavori, tra cui quello di venditore di bibite, per sostenere la sua famiglia. Successivamente, ha trovato lavoro in una ditta e ha lavorato anche come interinale per l’Amap. Era conosciuto come “un ragazzo bravo e buono, un gran lavoratore”.

Nel suo quartiere di Ballarò, Giuseppe era noto a molti perché la sua famiglia gestiva la vendita di bombole a gas, essenziali per le case senza metano che utilizzavano il gas in contenitori metallici consegnati a domicilio. Fino a qualche anno fa, era proprio lui a occuparsi della consegna a chi ne faceva richiesta.

Il pomeriggio di lunedì 6 maggio, spinto dalla volontà di aiutare i colleghi in difficoltà, La Barbera si è precipitato nelle fognature. Gli altri operai erano scesi uno dopo l’altro e La Barbera era rimasto con un altro collega in attesa di vederli risalire. Sentendo alcuni di loro gridare, si è precipitato nella botola per prestare soccorso. L’unico rimasto in superficie, l’operaio Giovanni D’Aleo, ha lanciato l’allarme.

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