Ci sono molti punti oscuri nella versione ufficiale attorno alla vicenda del giovane studente italiano pestato dalla polizia a Miami
Matteo Falcinelli, i dubbi: sangue sulla camicia prima dell’arresto, l’audio della polizia sparito. La notte tra il 24 e il 25 febbraio, quella dell’arresto dello studente italiano Matteo Falcinelli a Miami, è costellata di punti oscuri. La famiglia del giovane ha denunciato l’accaduto e ora le indagini, sia italiane che interne alla polizia di Miami, dovranno fare chiarezza su diversi aspetti.
Uno dei punti ancora irrisolti riguarda ciò che è accaduto all’interno dello strip club Dean’s Gold prima dell’arresto. Dai video, si nota che Falcinelli aveva già delle macchie di sangue sulla camicia, sollevando interrogativi su eventuali episodi di violenza precedenti all’intervento della polizia. Inoltre, nonostante avesse bevuto solo un cuba libre e una Red Bull, la voce di Falcinelli appare impastata e alterata, sollevando sospetti su una possibile contaminazione delle sue bevande con GHB, una droga illegale nota come “droga del sesso”.
Matteo Falcinelli, i dubbi: sangue sulla camicia prima dell’arresto, l’audio sparito
La versione ufficiale dei poliziotti presenta discrepanze significative rispetto alle testimonianze della famiglia di Falcinelli. Mentre i poliziotti affermano che il giovane chiedeva il rimborso di 500 dollari spesi al bar, i video mostrano una richiesta insistente per i suoi cellulari, che sarebbero stati persi all’interno del locale.
Un secondo video visionato da Repubblica mostra un’ulteriore escalation di violenza quando gli agenti, discutendo alla centrale, si dirigono verso la cella di Falcinelli e danno il via a un’altra fase di torture.
Questo caso solleva serie preoccupazioni riguardo alle procedure di arresto e alla condotta degli agenti di polizia. Le indagini in corso dovranno fare luce su questi punti oscuri e garantire che sia fatta giustizia.
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