Il 25enne di Spoleto è stato torturato lo scorso febbraio

Si chiama Matteo Falcinelli il ragazzo di 25 anni arrestato e torturato a Miami lo scorso febbraio.
Tuttavia, la vicenda è emersa soltanto ora, dopo la denuncia da parte dei familiari, documentata dal video registrato dalla bodycam degli stessi agenti che lo hanno legato con mani e piedi dietro alla schiena per ben 13 minuti. In questo momento, lo studente si trova in Florida, ma non è in stato di detenzione. Matteo Falcinelli ha rilasciato le sue prime parole a sua madre. “Sopravvivendo alla tortura che ho subito ho vinto la partita più importante. Forse la mia esperienza di calciatore mi ha aiutato psicologicamente, altrimenti non so se ce l’avrei fatta”. Il ragazzo si riferisce agli anni in cui ha giocato da centrocampista per la squadra del Foligno calcio, come si legge sui suoi profili social”.

Potrebbe interessarti: Ritrovata Milena Santirocco: “Ha chiamato lei i familiari”

“Matteo voleva solo riprendere i suoi telefoni”: le parole della mamma

La madre del giovane studente ha rilasciato un’intervista al programma “In Mezz’ora”, dichiarando che suo figlio voleva solamente andare a riprendere i suoi due telefoni rimasti nel bar.
Tuttavia, gli agenti “invece che assisterlo, lo invitavano ad andare via. Poi lui ha cominciato a rivolgersi agli agenti chiedendogli perché non facessero il proprio lavoro al servizio dei cittadini, ma proprio in quel momento con un dito ha toccato il badge di uno degli agenti e da lì è partita l’aggressione e l’arresto” – ha dichiarato la donna. Matteo Falcinelli è stato dunque arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, opposizione all’arresto e violazione di domicilio. Il giovane si trova da tre anni negli Usa per motivi di studio.

Matteo Falcinelli arrestato e torturato a Miami: l’intervento di Tajani

Come detto, la vicenda è avvenuta lo scorso febbraio, ma è ben presto divenuta un caso diplomatico. Infatti, il ministro degli esteri Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso dell’ambasciatore Usa in Italia Jack Markell, ricordando che il Governo italiano segue la vicenda a due mesi garantendo assistenza anche ai genitori del ragazzo.

Continua a leggere su Chronist.it