Il dramma avvenuto a un 53enne ricoverato all’ospedale San Vito al Tagliamento è ancora avvolto nel mistero. Diego Rulli, infatti, è morto in seguito a un intervento di routine alla spalla, avvenuto in anestesia locale. Tutto sembrava essere andato come previsto, poi, alcune ore dopo, l’uomo è stato ritrovato senza vita nel letto d’ospedale in cui era ricoverato. La Procura di Pordenone, intanto, ha iniziato tutti gli accertamenti e per la tragedia sono indagati due medici dell’ospedale.
Diego Rulli morto dopo l’intervento di routine: la vicenda
Diego Rulli è morto in seguito a un intervento chirurgico di ortopedia alla cuffia dei rotatori. Il 53enne di Motta di Livenza, nel Trevigiano, era apparentemente in perfetta salute e anche l’operazione stessa, eseguita in anestesia locale, sembrava aver avuto esito positivo. Attualmente, sulla dinamica dei fatti le autorità stanno tenendo il massimo silenzio, ciò che è certo è che il 53enne è stato ritrovato a letto senza vita, poche ore dopo l’operazione.
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L’autopsia sulla salma della vittima è prevista per mercoledì prossimo
Secondo le prime parziali informazioni, il personale dell’ospedale ha rivelato che la vittima, anche durante la notte post operazione, non aveva avuto malori o disagi particolari. La morte di Diego Rulli, dunque, è ancora totalmente avvolta nel mistero e la Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo nei confronti dell’ortopedico e dell’anestesista. Un atto dovuto, tuttavia, fanno sapere. L’autopsia del 53enne, intanto, è stata fissata per mercoledì prossimo.
La società “Nuovo pattinaggio Oderzo” ha rilasciato un messaggio di cordoglio per il decesso dell’uomo. “Piangiamo la prematura scomparsa di Diego Rulli, papà della nostra atleta Sara, che ieri ci ha lasciato improvvisamente. Diego era una persona solare col sorriso stampato sul viso e sempre disponibile. Eri il nostro super papà Ken sempre in prima fila per tifare il gruppo Amethyst! Questa volta devi sostenerci ancora di più dall’alto, ci mancherai! Ci stringiamo tutti con grande affetto alla mamma Federica, a Sara e Alessia”.
