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Le tolgono la figlia per negligenza, poi gliela riconsegnano: bimba muore tra le feci

Bimba morta tra le feci: arrestata la mamma

Le tolgono la figlia per negligenza, poi gliela riconsegnano: bimba muore tra le feci, con i capelli pieni di pidocchi

I capelli luoghi e biondi pieni di pidocchi e feci, così come tutto il resto del corpo, magra, tanto da avere gli occhi infossati, così è morta una bimba di appena 5 anni, chiusa in un armadio di Indianapolis. La piccola, appena nata, era stata tolta dalla mamma per negligenza, ma poco dopo le era stata riaffidata, nonostante gli evidenti problemi della 29enne Toni McClure.

Bimba morta tra le feci in un armadio: la ricostruzione della tragedia

Pochi giorni fa, infatti, quella che era a tutti gli effetti una tragedia annunciata, si è compiuta. La mamma della vittima, infatti, ha allertato i soccorsi, dichiarando che la figlia non stava bene. Giunta in ospedale in codice rosso, infatti, la bimba che ha vissuto tra le feci, è morta in un letto d’ospedale. Il successivo esame autoptico ha confermato che a causare il decesso della piccola è stata la malnutrizione e l’abbandono.

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Il dolore della nonna della giovane vittima

Nel corso delle indagini successive alla morte della bimba vissuta tra le feci, è emersa tutta la disperazione che deve aver provato la giovane vittima. La bimba, infatti, che a 5 anni pesava solo 9 chili, nei 6 mesi precedenti aveva vissuto in un armadio pieno di scarafaggi, feci e avanzi di cibo ammuffito. Già nel 2018, tra l’altro, la polizia si era trovata davanti una situazione analoga e per questo la bimba, all’epoca neonata, era stata affidata alla nonna paterna. Poco dopo, tuttavia, il tribunale aveva deciso di riaffidarla alla mamma, che ora è in arresto, assieme al suo compagno Toni.

 Riguardo alla tragedia, proprio la nonna della vittima ha gridato tutto il suo dolore. “Era a casa nostra ed era al sicuro, ma è stata riconsegnata al suo aggressore e non è più qui ora. Non vogliamo che la sua morte sia vana. Vogliamo il cambiamento. Non vogliamo che altri bambini muoiano a causa del fallimento del sistema”.

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