Si chiama Giacomo Friso, 30 anni, e sarebbe stato lui a colpire e uccidere Boschetto a Villafranca Padovana

Micheal trovato morto accoltellato, arrestato il vicino di casa. Nelle prime ore del mattino di sabato 27 aprile, un giovane uomo è stato trovato privo di vita, con ferite da coltello sul corpo, a Villafranca Padovana, nella provincia di Padova. Il giovane si chiamava Michael Boschetto e aveva 32 anni.

Poco dopo il ritrovamento del corpo, è stato arrestato un altro giovane, suo vicino di casa: Giacomo Friso, 30 anni. Sarebbe stato lui a colpire e uccidere Boschetto. Sul delitto di Villafranca Padovana sono in corso le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Padova, insieme al personale della Squadra Mobile della Questura di Padova.

Ad allertare le forze dell’ordine, poco dopo le 6 del mattino di sabato, è stata una telefonata che parlava di un accoltellamento a Villafranca Padovana. Sul posto, insieme ai soccorritori del 118, sono arrivate le pattuglie della Sezione Radiomobile del NORM della Compagnia di Padova.

Micheal trovato morto accoltellato, arrestato il vicino di casa

Un ispettore di polizia che vive nel quartiere, attirato dai cani della zona che abbaiavano, si è affacciato dalla finestra e ha notato un giovane, da lui conosciuto poiché residente nella casa vicina, nascosto tra le siepi di un giardino. L’uomo ha cercato di dileguarsi ma è stato raggiunto dal poliziotto e trattenuto in collaborazione con i Carabinieri.

Micheal sarebbe stato accoltellato dal vicino in seguito a una lite col vicino di casa scaturita per ragioni ancora da accertare. Tutto sarebbe accaduto davanti alla fidanzata della vittima, che ha lanciato l’allarme. Il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato a terra nel cortile di casa sua. Nel cortile di casa dell’arrestato sono stati trovati due coltelli da cucina: con ogni probabilità sono stati utilizzati per uccidere il 32enne.

Dopo l’arresto, Friso è stato portato in ospedale a Padova per accertamenti. Si sa che da poco era uscito da una struttura per la cura delle tossicodipendenze e, dopo il delitto, alcuni residenti in zona hanno detto che negli ultimi giorni il giovane era stato visto girare in paese con un coltello, tanto che un barista aveva avvertito i carabinieri che lo avevano convocato in caserma. “Mi ha dato un pugno sui fianchi e cercava di strangolarmi”, ha testimoniato il barista. Tutti in zona lo conoscono come “Furia”.

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