Si è conclusa nella giornata di ieri l’autopsia sul corpo di Francesco Pio, il bimbo sbranato da due pitbull a Eboli: “Trauma cranico e colonna vertebrale fratturata”

Quello che è accaduto in località Campolongo, sulla litoranea di Eboli, ha lasciato tutti senza parole, specialmente con l’annessione di nuovi, sconcertanti dettagli sull’aggressione dei due pitbull al piccolo Francesco Pio; specialmente ora che l’autopsia ha confermato un “trauma cranico e la colonna vertebrale fratturata.” Un vero e proprio accanimento mortale quello dei due feroci animali ai danni del bimbo di poco più di un anno.

E i motivi di tale aggressività verranno analizzati dagli inquirenti, da addestratori professionisti e personale veterinario.

Tra le numerose fratture su tutto il corpo è emersa, dunque, una alla colonna vertebrale che sottolinea ancor di più la brutalità dell’aggressione sullo sfortunato bimbo. Che è stato letteralmente strappato dalle braccia dello zio che lo aveva in braccio. Oltre alle altre gravi ferite causate dai morsi dei molossi è stato riscontrato anche un trauma cerebrale.

Nel frattempo, è in corso un’inchiesta per stabilire le responsabilità di questa tragedia. Sono cinque le persone indagate per concorso in omicidio colposo per omessa custodia degli animali. E questi cinque sarebbero i proprietari del pitbull, gli zii di Francesco Pio e la sua mamma.

I funerali del piccolo si terranno oggi a Battipaglia, a mezzogiorno, nella chiesa Santi Giuseppe e Fortunato. Intanto il sindaco di Eboli ha indetto il lutto cittadino in ricordo di Francesco Pio.

Nella cittadina della Piana del Sele, oltre allo sconcerto per l’orribile tragedia, continua a salire il malcontento per il contesto di degrado del luogo in cui è accaduta l’aggressione dei due molossi. La zona di Campolongo, sulla litoranea di Eboli, è da sempre considerato una specie di “ghetto”. Sul quale i cittadini chiedono da anni, a gran voce, un progetto di riqualifica.

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