Tentò di avvelenare la figlia aggiungendo l’antigelo nel latte della neonata di appena 19 giorni. I fatti avvennero a South Fulton, in Georgia, nell’ottobre del 2020. In questi giorni, 3 anni e mezzo dopo, l’uomo, che ha confessato il suo atroce piano, è stato condannato a 50 anni di reclusione, con almeno 40 da passare in carcere. La bimba, invece, nonostante gravi danni riportati, sta bene.

Papà avvelena la figlia neonata aggiungendo l’antigelo al latte: la ricostruzione

L’uomo avvelenò la figlia neonata aggiungendo l’antigelo nel latte. La piccola, fin dai primi istanti successivi ai fatti, iniziò a stare male, tanto da venire ricoverata in ospedale in condizioni critiche. Ad appena 19 giorni, infatti, la neonata riportò danni gravissimi agli organi interni che la costrinsero a mesi di ricovero. Alla fine, tuttavia, la bimba si è completamente ristabilita e, a 3 anni, era presente anche lei alla condanna del padre. L’uomo, infatti, fu immediatamente individuato come principale sospettato dell’avvelenamento fin dalle ore successive al ricovero della figlia.

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La confessione dell’uomo condannato a 50 anni

Tuttavia, dopo anni a negare l’evidenza, alla fine l’uomo ha confessato di aver avvelenato la figlia neonata con l’antigelo. Alle domande degli inquirenti sul perché avesse compiuto un gesto così riprovevole, il reo confesso ha dichiarato di non volere la bimba. Più volte, infatti, aveva cercato di convincere la moglie ad abortire, ma lei aveva deciso di terminare la gravidanza. Alla fine, in questi giorni, dopo le testimonianze di alcuni medici dell’ospedale che visitarono la bimba in fin di vita, l’uomo è stato definitivamente ritenuto colpevole del reato. Sconterà 50 anni di reclusione, di cui 40 in carcere.

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