È passata poco più di una giornata dalle 8:20 di lunedì 23 aprile, quando a Eboli 2 pitbull hanno sbranato e ucciso un bimbo di appena 13 mesi. Mentre le forze dell’ordine stanno portando avanti le indagini sui fatti, i familiari del piccolo Francesco sono ancora sotto shock per una tragedia inaspettata e incomprensibile.

Bimbo ucciso da 2 pitbull, la tragedia nelle parole dello zio della vittima

In queste ore, infatti, Giuseppe, lo zio del bimbo ucciso dai pitbull ha rilasciato una lunga intervista in cui ha dato la sua versione dei fatti. L’uomo, infatti, era in casa quando i cani hanno aggredito il piccolo Francesco e immediatamente si è precipitato in giardino. Tuttavia, ogni speranza di salvare il bimbo è risultata immediatamente vana.

Mio Fratello Simone – racconta Giuseppe – era steso per terra nel cortile con i cani attorno. Il cane più grande aveva fatto cadere mio fratello e poi, insieme all’altro cane, stava azzannando il bimbo che è morto subito. Ho cercato di soccorrere mio nipote e mio fratello. I pitbull hanno attaccato anche me cercando di mordermi. Abbiamo colpito i pitbull con dei bastoni e dopo un po’ sono riuscito a chiudere uno dei due cani in una stanza, ma l’altro era completamente impazzito. Questi due cani sono fratelli e un po’ di tempo fa uccisero il loro padre. La zampa di quello più grande è grossa come la mia mano”.

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Il dolore del nonno e il malore della proprietaria dei cani

Anche il nonno del bimbo ucciso dai pitbull ha assistito, inerme alla tragedia. “Il cancello era chiuso e non sono riuscito a entrare. Ho assistito alla tragedia senza poter fare nulla, guardando tra le sbarre del cancello. I miei figli hanno provato a fermare i cani bastonandoli alla testa ma non c’è stato nulla da fare. Mio figlio, quello che aveva il bambino in mano, quando ha visto i cani agitati, ha alzato il piccolo per sottrarlo ai pitbull ma uno di loro ha tirato la coperta del bambino e mio figlio è caduto ed è caduta anche mia figlia che si è ferita a una gamba”.

I cani, secondo le informazioni al riguardo, apparterrebbero ad una famiglia del posto, che ne avrebbe altri due. La proprietaria dei due molossi lunedì alle 13:00, dopo la notizia della tragedia ha avuto un malore ed è stata ricoverata all’ospedale Santa Maria Addolorata di Eboli.

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