Casier, in provincia di Treviso, è in lutto per la morte del piccolo Matteo Vidali, il bimbo che domenica scorsa è stato investito dall’auto del papà mentre faceva manovra in retromarcia. Il bimbo, di appena 20 mesi, per 3 giorni ha lottato tra la vita e la morte in ospedale, ma alla fine è deceduto. Troppo gravi, infatti, le lesioni cerebrali riportate nell’impatto.

Il dolore del nonno di Matteo Vidali, il bimbo morto a 20 mesi

Sotto shock per la morte di Matteo Vidali, il nonno del piccolo, intercettato dai microfoni del “Gazzettino”, ha espresso tutto il suo dolore. “Lo ricordo ancora davanti agli occhi e spero che ora sia veramente in paradiso. Un angelo, era proprio un angelo. Stava giocando in cortile, correva dietro al pallone che era andato sotto alla macchina e ha cercato di prenderlo. Quando succedono queste cose passano tantissimi pensieri per la testa. Vivremo per la sorellina ora, sarà lei il punto focale. Le maestre e gli psicologi le stanno dando una grossa mano, è una tragedia grande”.

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Le parole del papà

A raccontare gli attimi successivi alla tragedia è stato il papà stesso della giovane vittima. “Appena mi sono accorto di quello che è successo l’ho preso in braccio e l’ho caricato in macchina e siamo corsi al pronto soccorso. Non ho pensato a nulla, neanche a chiamare i soccorsi. Dovevo far presto, dovevo salvare la vita del mio bambino. Lo abbiamo preso così com’era senza domandarci se fosse la cosa giusta. Non si tratta di sangue freddo, era l’unica cosa che sono riuscito a fare. Matteo ha combattuto come un piccolo guerriero”. Tuttavia, le lesioni cerebrali riportate nell’impatto si sono rivelate troppo gravi e il piccolo Matteo Vidali è morto a 20 mesi in un letto d’ospedale.

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