Il custode di un palazzo di Brera, Gianfranco Bonzi è scomparso dal 23 marzo. Di lui da quel giorno non si hanno più tracce, ma gli inquirenti hanno rinvenuto delle chat online in cui il 59enne parlava assiduamente con un contatto falso che si spacciava per la cantante Dua Lipa. L’uomo avrebbe anche fatto più bonifici al contato falso per un totale di 5mila euro.
L’indagine di “Chi l’ha visto?”
Anche il programma “Chi l’ha visto?” si è interessato alla scomparsa del 59enne Gianfranco Bonzi. Una giornalista della nota trasmissione Rai, infatti, ha contattato la finta Dua Lipa per chiederle informazioni riguardo all’uomo scomparso. Di contro la persona che si nasconde dietro al profilo falso ha chiesto 50 euro per recarsi a Cagliari alla ricerca del 59enne, inviando per il pagamento il proprio codice fiscale. La polizia, proprio da questo è risalita alla data di nascita della donna, il 1966 e il luogo in cui vive, la Sicilia.
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Il racconto del fratello di Gianfranco Bonzi, scomparso da Milano
Anche il Fratello di Gianfranco Bonzi, scomparso da Milano, ha inviato un appello alla finta Dua Lupa: “Speriamo tu ci possa dire qualcosa, noi non abbiamo problemi, l’importante è che ci dai qualche informazione”. Tra l’altro, proprio il familiare dello scomparso, a “Chi l’ha visto?” ha rivelato che Gianfranco pensava di avere una sorta di rapporto amoroso con la donna conosciuta in chat l’estate scorsa. Legame che per un periodo si era interrotto a causa della cancellazione del profilo. Poi, però, la donna sarebbe riapparsa con una nuova foto profilo, facendosi chiamare “Madina”.
“Ciao amore Franco – ha scritto lei – ho avuto un problema con il telefono che non funziona più, quindi ho aperto un altro Facebook per scriverti. Ci possiamo parlare qui, ti ho scritto su Messanger amore ti amo”. Dopo la diffidenza dell’uomo, però, la fantomatica “Dua Lipa” ha inviato a Gianfranco un’immagine della cantante che manda un bacio, con applicata la scritta: “Franco per te”. “Mi aveva parlato della sua conoscenza sui social ma mi sembrava un gioco”, conclude il fratello.
