“Mi vietava di mettere i tacchi o di truccarmi”: il racconto della vittima
Un uomo di 36 anni è indagato per aver maltrattato, picchiato e violentato l’ex moglie, una donna di 27 anni di Muggiò (Monza e Brianza): i fatti risalirebbero al periodo compreso tra agosto 2022 e maggio 2023.
Nella giornata di ieri, si è svolta l’udienza presso il tribunale di Bergamo, dove la donna è stata sottoposta a un lungo controinterrogatorio. In particolare, la vittima ha raccontato i soprusi che subiva dall’ex marito. “Mi vietava di mettere i tacchi o di truccarmi, mi tagliò tutti i perizomi o li strappò con la sua forza” – racconta la giovane. Ha poi spiegato che le era vietato uscire o avere amicizie. “Dovevo stare in casa con le imposte chiuse. Ci eravamo conosciuti in Facebook, e allora mi fece cancellare tutti i miei profili, anche quello che avevo per il lavoro”. Sarebbero stati poi tantissimi i litigi per qualsiasi motivo: dalla tavola apparecchiata male alle risate durante uno spettacolo in televisione, fino al modo di bere.
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“Mi ha legata ad un albero mentre ero incinta”: il racconto shock
Un giorno, quando era incinta, la donna avrebbe “sbagliato” a bere: “Mi aveva insegnato come bere dalla bottiglietta d’acqua, dovevo inserire entrambe le labbra. Una sera, quando ero incinta, eravamo da McDonald e io sbagliai, il labbro sotto rimase fuori”. Quella sera l’ha portata in una zona buia: “Mi fece uscire dalla macchina tirandomi per i capelli, mi legò a un albero e iniziò a picchiarmi. Diceva “ti ammazzo” e continuava a picchiare“. Così, la 27enne si è recata presso l’ospedale San Gerardo di Monza dove ha deciso di abortire. Fortunatamente, una psicologa si è resa conto della situazione e ha inviato una segnalazione ai carabinieri di Treviglio. L’11 maggio 2023 si sarebbe dovuta mettere in ginocchio e avrebbe dovuto baciargli i piedi, dopo un presunto stupro, per convincerlo a portarla in un locale dove poi lei lo ha lasciato. In quel bar, è riuscita a chiamare la madre che l’ha portata in caserma e poi in ospedale dove è stata dimessa con 25 giorni di prognosi.
Picchia e violenta l’ex moglie: l’imputato era già finito in carcere
Dopo quell’episodio, la donna ha incontrato nuovamente l’ex marito: “Io volevo assecondarlo perché mi aveva promesso che poi mi avrebbe ridato le mie cose e la mia macchina. Ma tutto si è capovolto quando gli ho detto che mi ero rivolta a un avvocato per la separazione” – ha raccontato.
Dunque, l’avrebbe condotta nuovamente a casa, l’avrebbe legata, le avrebbe tappato la bocca con il nastro adesivo e l’avrebbe picchiata. Infine, le è stato chiesto se i loro rapporti sessuali venivano ripresi, se questi fossero “innaturali” e sarebbero state lette le chat piene di dettagli intimi.
L’imputato, tra l’altro, è finito in carcere a maggio 2023 perché accusato di aver commesso quattro rapine a Treviglio con le pistole spianate e la maschere da clown calate sul volto. Durante le indagini, sono poi venuti a galla i presunti maltrattamenti e gli episodi di violenza sessuale.