Durante la nuova udienza del caso di Giulia Tramontano e del suo omicidio, ha parlato questa mattina la sorella della vittima che accusa nuovamente Impagnatiello: il barman ora rischia l’ergastolo

Nel corso della nuova udienza del caso di Giulia Tramontano e del suo omicidio per mano di Alessandro Impagnatiello, ha parlato la sorella della vittima, descrivendo alcuni inquietanti dettagli dei giorni precedenti al delitto. Chiara Tramontano ha, infatti, testimoniato questa mattina, giovedì 21 marzo, presso il palazzo di giustizia di Milano, nel processo al trentenne barman, reo di aver brutalmente ucciso Giulia, incinta di 7 mesi del figlio Thiago.

Impagnatiello è detenuto nel carcere San Vittore ed è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere. E rischia così l’ergastolo.

“Giulia diceva che tutto quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano.” Ha raccontato la sorella Chiara. “Diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano.” La ragazza ha parlato dell’acqua che odorava di candeggina e dei continui dolori alla pancia della sorella. “Beveva tante tisane. Ma non trovava sollievo”. Impagnatiello è accusato di averla avvelenata per mesi con topicida. Sulla gravidanza della sorella è piuttosto chiara. “Giulia era propensa a interrompere la gravidanza perché non voleva vedere negli occhi del figlio quelli di chi le aveva provocato tanto dolore e le aveva detto tante bugie.”

“A inizio dicembre ricevo una foto di mia sorella in bagno e la foto del test positivo. Vedo le sue lacrime e le chiedo se sono lacrime di gioia o di paura, la sua paura era come lui avrebbe accolto la gravidanza ed è così: è una brutta notizia perché il bambino non era gradito. Lei era infelice e triste perché già si sentiva mamma.”

La decisione di abortire

Chiara Tramontano ricostruisce tristemente l’incertezza di quel periodo, la decisione da parte di Giulia di abortire e la difficoltà di accettarne la decisione fino in fondo. “Una ragazza del Sud che aspetta un figlio non è mai sola, non capivamo come due stipendi non potessero bastare per crescere un figlio.” Il giorno in cui era stato fissato l’appuntamento per il presunto aborto “c’é stato un ripensamento di lui. Lui cambia idea, dice di desiderare quel bambino. È stato come buttare acqua sul fuoco, ha portato un po’ di quiete anche a noi familiari, eravamo pronti a supportarli.”

Un’esposizione dei fatti resa ancor più inquietante dalla notizia di un tradimento, confessato e poi negato dal barman. In un rapporto in cui “c’erano degli attriti frequenti sugli orari di lavoro e sul tenore di vita della loro coppia. Lei era annoiata e lui era spesso assente in settimana e nel weekend preferiva restare a casa.”

“Io ero in disaccordo che lei continuasse a stare con lui, io credevo che lui l’aveva tradita ma lei era innamorata. Il mio disappunto sul viaggio a Ibiza non è stato accolto bene.” E nel suo ultimo viaggio a Napoli, a maggio, “vidi il suo pancione e realizzai che stavo diventando zia. Sapevo che qualcosa non andava. Anche in quel frangente non andava, ma io giurai a me stessa di aver smesso di essere giudice di quella storia e sarei stata accanto a mia sorella.”

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