“Gli ho fatto scudo col mio corpo”, ha raccontato il militare, in servizio a Bobbio da 40 anni. Il racconto incredibile del suo gesto
Chi è il maresciallo Gabriele Renna? Finora era ‘semplicemente’ il comandante dei Carabinieri della stazione di Bobbio, in provincia di Piacenza. Oggi, è diventato un eroe, anche se lui non si sente tale. Ieri, domenica 17 marzo, ha salvato la vita di un 20enne che era precipitato da un cornicione all’altezza di sei metri.
Renna ha previsto la traiettoria di caduta del giovane e si è accovacciato, girandosi di spalle, facendo da scudo col suo corpo. Entrambi sono finiti per terra, ma nonostante le lesioni riportate, il giovane è fuori pericolo.
L’allarme è scattato sabato 16 febbraio, quando un messaggio su un social network ha fatto sospettare che il ragazzo volesse farla finita. Renna ha subito capito di chi si trattava e si è precipitato sul posto insieme a un collega. Hanno trovato il 20enne, in preda all’alcol, in bilico sul tetto di casa, a un’altezza di sei metri.
Piacenza, chi è il maresciallo Gabriele Renna
Quando ha ricevuto la telefonata d’allarme aveva deciso di mandare una pattuglia sul posto, ma i colleghi erano impegnati in un incidente, e così è uscito personalmente. Era già a conoscenza dei problemi del ragazzo: “Essendo in una compagnia di un comune di 5mila abitanti, si cerca di far sentire la propria presenza ai cittadini, rassicurando chi chiede aiuto per i più svariati motivi”.
Renna è rimasto sotto per cercare di distrarlo, mentre un altro militare è salito per cercare di riportare il giovane in una posizione sicura. Quando il 20enne ha iniziato a scivolare verso il vuoto, Renna ha individuato la traiettoria della caduta e ha agito di conseguenza.
Renna, che è a Bobbio da 40 anni, non vuole essere chiamato eroe. Ha sottolineato il ruolo del destino in questa vicenda e ha spiegato: “La nostra preoccupazione principale è che il gesto abbia contribuito a limitare il danno e che il giovane si rimetta. È la cosa a cui tengo di più”.