Secondo una prima ipotesi, sono morti a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionate dall’auto del 24enne

Erano davvero giovanissimi i due ragazzi trovati morti questa notte a Napoli: i fidanzati si chiamavano Vincenzo NocerinoVida Shahvalad, rispettivamente 24 e 20 anni.
I due giovani sono stati identificati nel corso delle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Secondigliano e coordinate dalla Procura partenopea.
Vincenzo era uno studente universitario nato e cresciuto a Napoli, mentre Vida, di origine iraniana, studiava nella citta partenopea. Secondo una prima ipotesi, i due ragazzi sarebbero morti a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionati dalla vettura del 24enne.
I due giovani si erano appartati nel garage di Vincenzo, che aveva lasciato il motore della vettura acceso. Proprio i fumi sprigionati dall’auto avrebbero lentamente ucciso i due fidanzati.

Napoli, fidanzati trovati morti in auto: a scoprirli è stato il padre di Vincenzo

A effettuare la tragica scoperta, questa mattina, in traversa Fossa del Lupo a Secondigliano è stato il padre di Vincenzo, che ha subito dato l’allarme. Vani sono stati i soccorsi del personale del 118, che ha potuto solamente constatare il decesso dei giovani. La Procura ha aperto un’inchiesta e, dopo l’esame esterno delle salme, il pm di turno incaricherà il medico legale per l’autopsia. L’ipotesi principale porta comunque gli inquirenti ad ipotizzare una tragedia. Tuttavia, non si possono escludere a priori tutte le altre piste. anche se saranno valutate tutte le altre piste.

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