L’uomo, un 40enne, è stato condannato a 7 anni. La Pm Marika Ponziani ne aveva chiesti 12. I fatti durante un periodo di vacanza

Abusava della figlia di 7 anni, scoperto grazie ai disegni. Un uomo di 40 anni è stato condannato a sette anni di reclusione dal Tribunale di Chieti per aver costretto la figlia di appena 7 anni a subire atti sessuali. Il pubblico ministero Marika Ponziani aveva chiesto una condanna a 12 anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Conte, era presente in aula.

I fatti risalgono all’estate di cinque anni fa, quando la bambina trascorreva un periodo di vacanza con il padre. Tornata dalla madre, la bambina ha manifestato una serie di disagi comportamentali e ha rivelato di aver subito l’abuso dal padre.

Abusava della figlia di 7 anni, scoperto grazie ai disegni della piccola

La Procura di Chieti, ricevuti gli atti, ha chiesto l’incidente probatorio. Secondo l’accusa, è pacifico che la bambina abbia subito un abuso e che indichi il padre come autore. Lo ha indicato sia alla mamma che agli altri testimoni indiretti attraverso dei disegni. “Non ho trovato alcun elemento significativo difensivo – ha detto la Pm – e non c’è un’alternativa in termini di autore, non ci sono altre figure alle quali la bambina abbia anche minimamente accennato”.

La difesa, dal canto suo, aveva chiesto l’assoluzione. “Aspettiamo la motivazione – ha commentato l’avvocato Peroglio – ma mi pare di poter dire che pur trattandosi di un processo prettamente indiziario direi che è stato dato il giusto peso al racconto fornito dalla bambina che ha trovato numerosi riscontri nelle prove testimoniali”.

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