L’aereo ultraleggero era partito dall’aviosuperficie di Vejano, Viterbo, e dopo il decollo è precipitato per un guasto tecnico causando la morte dei due piloti

Un aereo ultraleggero è precipitato dopo il decollo a Vejano, in provincia di Viterbo, e i suoi due piloti romani, Alessandro Pecora di 60 anni e Giosuè Cammarata di 58 sono morti nello schianto. Il velivolo era decollato ieri, 2 marzo, intorno alle 14 dal campo di volo romano Aeroclub Prenestino facendo una breve sosta nell’aviosuperficie di Vejano.

Secondo il racconto di chi era con loro poco prima, i due si sarebbero fermati nella provincia per un pranzo veloce e stavano tornando a Roma. Intorno alle 16, però, probabilmente a causa di un guasto, l’ultraleggero è caduto a circa un chilometro dalla pista, incendiandosi. Visto che il luogo dell’impatto è in una zona impervia, le manovre di soccorso per estrarre i due corpi senza vita dal velivolo sono state difficili. È dovuto intervenire l’elicottero del 118 a dare sostegno a vigili del fuoco e carabinieri.

Alessandro e Giosuè si conoscevano da molto tempo e avevano dunque passato la giornata a praticare la loro grande passione. Il primo era ricercatore al dipartimento di Fisica e tecnologie del Cnr. Il suo primo volo “in solitaria” lo fece lo scorso anno, condividendo l’esperienza, come spesso accadeva, sui social. Tra i due, tuttavia, a detta dei conoscenti, il più esperto era Giosuè. Nato a Francoforte sul Meno, era un imprenditore edile di successo di origini siciliane. Lascia moglie e figli adolescenti.

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