Rosa Carlucci è la mamma di Ciccio e Tore, i 2 fratellini che 18 anni fa scomparvero da Gravina di Puglia e 2 anni dopo furono rinvenuti morti. La donna, segnata dal lutto, non si è mai arresa e da sempre ha lottato affinché si arrivasse alla verità sulla morte dei suoi 2 figli. In queste ore, però, l’urlo di dolore dei Pappalardo è più acuto che mai, e la famiglia di Ciccio e Tore sta chiedendo la riapertura delle indagini.

Il grido di dolore della mamma di Ciccio e Tore

A parlare apertamente della vicenda a “Chi l’ha visto?” è la mamma di Ciccio e Tore, Rosa Carlucci. “Ci sono prove davvero scottanti, non come successo in passato. Abbiamo elementi nuovi e nominativi abbastanza pesanti”, racconta la donna. Rosa, infatti, si dice convinta che qualcuno abbia costretto i suoi figli a entrare nel cisterna del casolare dove poi sono stati rinvenuti senza vita. “Abbiamo anche un nome – rivela – non posso perdonare questa persona per l’efferatezza che ha dimostrato nei confronti di Ciccio e Tore”.

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Il legale conferma l’esposto

Sempre ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, il legale della famiglia Pappalardo, Giovanni Ladisi, ha confermato l’esposto alla Procura di Bari. “Una persona sarebbe stata sul luogo del ritrovamento del corpo dei bambini. Si parla di un pezzo di cartone spostato in quel contesto, è un dettaglio che va approfondito. Noi facciamo leva anche su un possibile rigurgito di coscienza da parte delle persone che sono già state sentite anni fa che con acquisita maturità possano venire a dirci cosa è realmente accaduto, informazioni più reali e concrete”.

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