A Sanremo due studenti di 15 e 17 anni sono stati investiti da un camion: il più grande è morto, la sorella di 15 anni è grave. L’autista che si era dato alla fuga è stato rintracciato

Due giovani studenti di 15 e 17 anni, a Sanremo, sono stati travolti da un mezzo pesante, verosimilmente un camion, il cui autista pare essersi messo in fuga senza prestare soccorso: il più grande dei due è morto, mentre la sorella 15enne risulta in gravissime condizioni. Il drammatico episodio si è verificato nella mattinata di oggi, venerdì 23 febbraio, alle 7:15 circa in via Frantoi Canai a Bussana al Mare, una frazione di Sanremo.

Stando a quanto riferito dai quotidiani liguri, i due giovani fratelli stavano andando a scuola. Erano da poco scesi dal bus alla fermata nei pressi di un punto vendita Carrefour e stavano percorrendo un tratto di strada senza marciapiede che collega il Mercato dei fiori all’Aurelia. A pochi passi dall’istituto alberghiero, dove presumibilmente erano diretti.

In quel tratto di strada sarebbero stati investiti dal mezzo pesante. Secondo i riscontri delle tracce trovate sulla strada si parla di un camion di colore blu. L’autista del mezzo non si è fermato a prestare soccorso alle vittime e ha proseguito la sua corsa. Sul luogo erano presenti, al momento della tragedia, altri studenti. I quali hanno cercato di aiutare i due ragazzi a terra, aspettando i primi soccorsi che sono arrivati dopo qualche minuto.

I due studenti sono stati trasportati dai sanitari del 188 all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con l’ausilio dell’elisoccorso. Ma per il 17enne non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’impatto sono giunti anche gli agenti della polizia locale che hanno effettuato i primi accertamenti, acquisendo soprattutto i filmati della videosorveglianza del mercato dei fiori. È stato da poco comunicato che il camionista è stato rintracciato dagli agenti della stradale, grazie anche alle descrizioni fornite da un testimone. Alla polizia l’uomo ha detto di non essersi accorto di niente.

Continua a leggere su Chronist.it