Nella serata di mercoledì 21 febbraio una tremenda tragedia è avvenuta all’ospedale Regina Margherita di Torino. Andrea Vincenzi, baby calciatore di 12 anni, è giunto nella struttura sanitaria in arresto cardiaco ed è morto poco dopo. Il giovane solo poche ore prima era stato dimesso dal pronto soccorso di Chivasso e per questo probabilmente verrà aperta un’inchiesta.
La ricostruzione dei fatti
Secondo le prime informazioni al riguardo, durante la giornata del 21 febbraio il giovane era giunto al pronto soccorso di Chivasso lamentando una possibile polmonite. Tuttavia, dopo la visita era stato dimesso. Poco dopo essere tornato a casa, però, le condizioni del piccolo si sono velocemente aggravate tanto da costringerlo a un secondo ricovero. Tuttavia, Andrea Vincenzi è arrivato all’ospedale Regina Margherita già in arresto cardiaco ed è morto poco dopo. Sul corpo del 12enne è stato disposto l’esame necroscopico.
L’Asl di Torino, intanto, con una nota ha espresso il cordoglio per il decesso del ragazzino. “L’Azienda esprime grande vicinanza alla famiglia e informa che ha immediatamente attivato le dovute verifiche interne. Anche se tali verifiche prevedono qualche giorno di valutazione, da una prima analisi risulta che siano stati effettuati gli accertamenti necessari e siano stati correttamente seguiti i protocolli previsti”.
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I messaggi di cordoglio per la morte del 12enne Andrea Vincenzi
Andrea Vincenzi, 12enne morto in ospedale, viveva con la sua famiglia a Castiglione Torinese e giocava a calcio con gli Esordienti della Usd Gassino San Raffaele. La società calcistica, appreso il grave lutto, ha dedicato al giovane un messaggio di cordoglio. “Il Gassino San Raffaele si stringe con forza intorno ai genitori di Andrea, nostro giovanissimo atleta classe 2011, che è prematuramente e improvvisamente scomparso questa notte. La tragedia ci ha colpiti profondamente, lasciando in tutti noi un profondo dolore e sgomento”.
Sui social, in moltissimi hanno commentato il dramma. “A 12 anni Andrea doveva ancora correre sul prato del suo Usd Gassino-Sanraffaele insieme ai suoi compagni di squadra che stringerò uno ad uno perché so cosa voglia dire perdere un compagno di gioco e, soprattutto, un amico. Ma ora è il momento delle lacrime. Ora è il momento del dolore. Andrea, continuerai a giocare con noi, tutti i giorni. È una promessa”.