Kevin, di 15 anni, il suo fratellino di 5 e la loro mamma, Antonella Salamone, sono stati uccisi sabato 10 febbraio da Giovanni Barreca, insieme ai “fratelli di Dio” Sabrina Fina e Massimo Carandente. Nonostante sia ormai passati 10 giorni dalla macabra mattanza di Altavilla Milicia, nuovi, terribili dettagli aggiungono orrore alla vicenda. Secondo le ultime rivelazioni della 17enne Miriam, figlia più grande di Barreca, che ha partecipato all’uccisione dei fratelli, Kevin avrebbe prima aiutato gli aguzzini a torturare sua madre e il suo fratellino, per poi venire ucciso, non prima di aver “lottato come un leone”.

Kevin avrebbe lottato come un leone dopo aver partecipato lui stesso a torture e uccisioni

Secondo la 17enne, infatti, anche suo fratello 15enne era stato plagiato dalle credenze del padre e prima di venire trucidato aveva partecipato lui stesso all’uccisione di Antonella Salamone e del fratellino.

Mia madre è morta recentemente, credo la settimana scorsa. È stata torturata con il phon, con la padella e con la pinza per il camino ed io ho assistito. Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù. Erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre – ha dichiarato la 17enne -. Hanno scavato la buca con piccone e pala, mio padre li aveva perché ogni tanto scavava buche. La buca l’hanno scavata mio padre e Kevin, e sempre loro l’hanno messa nella buca”. Poi i 2 “fratelli di Dio” avrebbero rivolto le loro attenzioni verso Kevin stesso, che dopo aver lottato come un leone”, alla fine si è arreso alla furia cieca dei suoi aguzzini.

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“Chi sei nel nome di Gesù? Kevin non sapeva cosa rispondere”

Kevin ha lottato come un leone”, ha rivelato Sabrina Fina. Versione poi confermata anche dal racconto della sorella. “Una sera, dopo la morte di mia madre, Massimo aveva mal di testa e sosteneva che erano dei demoni ad attaccarlo. Si è alzato, è andato da mio fratello. Gli ha detto: ‘Il problema sei tu‘, iniziando a fargli varie domande tipo: ‘Chi sei, nel nome di Gesù? Kevin non sapeva cosa rispondere, diceva: ‘Non lo so’. Massimo allora ha detto a Sabrina di prendere la pentola con cui avevano già picchiato mia madre. Mio fratello a quel punto è stato picchiato da Massimo e Sabrina. Poi lo hanno legato con una catena piena di ruggine, cavi e fili e lo hanno messo per terra con la testa su un cuscino accanto al camino. Mio padre era con loro e nel mentre bloccava Kevin, mentre Sabrina e massimo lo legavano”.

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