Il femminicidio avvenuto nel pomeriggio di martedì 13 febbraio a Cisterna di Latina è accaduto sempre per il solito motivo: un uomo non ha saputo accettare la fine di una relazione. A cambiare, però, è stato l’epilogo. Perché a morire a colpi di pistola non è stata la ex fidanzata del finanziere Christian Sodano, ma la mamma e la sorella. Le 2 infatti, dopo aver sentito le urla sono intervenute per sedare la lite, ma sono rimaste uccise. A raccontare l’ennesimo femminicidio è stata direttamente Desyrée Amato, che è riuscita a fuggire.
Desyrèe Amato, sfuggita al femmicidio: il racconto della 22enne
Christian Sodano e Desyrée Amato avevano avuto una relazione che però, la 22enne voleva chiudere. Tuttavia, il finanziere frequentava ancora casa della ex, nonostante i continui litigi tra i 2. Proprio una delle tante liti, infatti, è sfociata, nel pomeriggio del 13 febbraio, in femminicidio. “Ha sparato e ha colpito mia mamma e mia sorella – ha raccontato la giovane -. Si erano messe fra me e lui quando ha estratto la pistola. Quando l’ho vista ho iniziato ad urlare e sono corsa verso il bagno, mi ci sono chiusa dentro. Ma sentendo le urla sono arrivate mia mamma e mia sorella. Lui ha sparato contro di loro, poi è venuto verso il bagno. Ha preso a calci la porta, fino a romperla”. Desyrèe Amato, però, è riuscita a scampare al femminicidio nascondendosi prima in camera della sorella, poi dietro una legnaia e infine correndo in strada, dove ha chiesto aiuto a una pompa di benzina.
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L’arresto di Christian Sodano
Dopo il femminicidio a cui Desyrée Amato è sfuggita, Christian Sodano, scappato dalla casa di Cisterna, ha chiamato lo zio carabiniere, rivelandogli quanto avvenuto. L’uomo ha invitato il 29enne a casa sua, a Latina, per poi allertare le forze dell’ordine. Giunti nell’abitazione, i carabinieri sono fatti raccontare dal killer quanto accaduto, prima di portarlo in caserma. Nella mattinata di mercoledì, infine, è arrivato il fermo per duplice omicidio nei confronti di Christian Sodano.
