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Caryl Menghetti e l’uccisione del marito: “i primi deliri in gravidanza”

Caryl Menghetti: le ultime sull'uccisione del marito

Caryl Menghetti, le paranoie omicide e i 2 coltelli per uccidere il marito: “i primi deliri dopo la morte del gemellino in gravidanza

Caryl Menghetti lo scorso 1° febbraio uccise suo marito in casa, a Martinengo, provincia di Bergamo. La donna, ancora sedata e in stato confusionale non è stata ancora interrogata, ma in seguito alle indagini delle forze dell’ordine è sempre più precisa la ricostruzione dell’efferato omicidio.

La ricostruzione dell’omicidio del marito di Caryl Menghetti

Secondo quanto emerso dalle indagini delle autorità, infatti, Caryl Menghetti avrebbe ucciso Diego Rota con circa 25 coltellate, inferte con 2 coltelli differenti. Secondo gli inquirenti, infatti, la donna si sarebbe scagliata contro il marito colpendolo ripetutamente e con una forza tale da rompere l’arma. Per questo, dunque, la 46enne avrebbe recuperato un secondo coltello con cui ha terminato l’efferato omicidio. A trovare la donna sporca di sangue, con il marito riverso a terra, ormai provo di sensi, sarebbe stata la mamma di Menghetti, che allarmata dai rumori, si era recata a controllare.

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La causa dei disturbi psichici della 46enne

Secondo le ultime rivelazioni, Caryl Menghetti soffriva di paranoie ed era convinta che il marito volesse fare del male alla sua bambina di 5 anni. I problemi psichici della donna, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbero sorti in seguito alla perdita di un bambino in gravidanza. Nello specifico, la 46enne era rimasta incinta di 2 gemelli. Il maschio, però, morì mentre era ancora in grembo e solo la figlia femmina sopravvisse al parto. Ciò, però, le causò deliri sempre più gravi e circa 3 anni fa fu ricoverata.

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