Site icon Chronist

Ragazzina di 13 anni stuprata da 7 egiziani sotto gli occhi del fidanzatino minacciato: posti in fermo

Ragazzina di 13 anni stuprata da 7 egiziani

Ragazzina di 13 anni stuprata da 7 egiziani sotto gli occhi del fidanzatino minacciato: fermati tutti e 7, l’ultimo tentava di fuggire

Nella serata di martedì 30 gennaio una ragazzina di 13 anni è stata stuprata nei bagni dei giardini comunali di Villa Bellini, a Catania. Sarebbero 7 i ragazzi che hanno partecipato alla barbarie e almeno 2 quelli che hanno sessualmente violentato la giovane. Dopo alcuni giorni di ricerche, alla fine gli inquirenti sono riusciti a fermare tutti e 7 i ricercati, che sarebbero tutti d’origine egiziana.

Ragazzina di 13 anni stuprata: la ricostruzione dei fatti

Secondo quanto emerso dai racconti della vittima, la ragazzina 13enne stuprata era in compagnia del suo fidanzato, un 17enne. La coppia, mentre era nei pressi dei giardini comunali di Villa Bellini, sarebbe stata avvicinata da un gruppo di 7 egiziani, di cui 3 minorenni. In 5 avrebbero minacciato e tenuto lontano il 17enne, mentre 2 di essi, entrambi minorenni, avrebbero stuprato da ragazzina 13enne. A soccorrere i 2, riversi a terra dopo i fatti, sono sarebbero stati alcuni passanti, che hanno poi allertato le forze dell’ordine. I carabinieri, infatti, giunti poco dopo sul posto, hanno raccolto la testimonianza dei 2 e avviato un’indagine.

Potrebbe interessarti anche: Dolori al ventre in gravidanza: Federica partorisce sua figlia senza vita, poi muore a 37 anni

Le parole del vicesindaco Paolo La Greca

Gli inquirenti sono arrivati all’identificazione dei 7 egiziani che hanno stuprato la ragazzina 13enne proprio grazie alla testimonianza della vittima. Inoltre, secondo quanto emerso, uno degli indagati, posto in fermo, avrebbe collaborato con le autorità e fornito ulteriori dati utili. Uno dei 7, inoltre, è stato posto in fermo proprio mentre stava tentando di allontanarsi da Catania.

Riguardo alla vicenda della ragazzina 13enne stuprata è intervenuto anche il vicesindaco di Catania, Paolo La Greca. “È un fatto gravissimo e il fatto che sia avvenuto in una zona così centrale della città, ci lascia ancor maggiormente frustrati. Non v’è dubbio che c’è una convivenza complessa che dobbiamo pian piano abituarci ad avere. Queste tragedie purtroppo si confermano nell’idea che la donna possa essere esclusivamente considerata un oggetto dei desideri maschili, e questo atterrisce ancor più”.

Continua a leggere su Chronist.it

Exit mobile version