Nella mattinata di mercoledì 31 gennaio, è arrivata la condanna a Matteo di Pietro. Lo youtuber dei “The borderline” lo scorso 14 giugno travolse con un suv Lamborghini, una Smart a Casal Palocco. Nell’impatto, avvenuto mentre la supercar viaggiava a 140 km/h, morì Manuel, un bimbo di 5 anni. Il 20enne, che ha patteggiato, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi, ma riuscirà a evitare il carcere.

Matteo Di Pietro, condannato, eviterà il carcere: le parole dell’avvocato

Matteo Di Pietro, infatti, condannato a 4 anni e 4 mesi, per omicidio stradale aggravato e lesioni, non andrà in carcere. A tal proposito, Andrea Benveduti, legale dello youtuber, ha dichiarato: “Matteo Di Pietro non andrà in carcere. Credo che questa sia una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento, di rieducazione, risocializzazione proprie della sanzione penale. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale. Previsti dalla Costituzione, e importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena. Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita”.

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“Si è assunto tutta la responsabilità”

Poco prima della condanna, inoltre, Matteo Di Pietro ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti ai giudici, con anche i genitori del piccolo Manuel presenti. “Chiedo scusa per quanto compiuto, provo dolore”. Parole che a Fanpage.it, il legale del giovane ha considerato “autentiche. La diretta espressione di un ragazzo che implora il perdono perché si è veramente reso conto della gravità di ciò che è successo. Si è assunto tutta la responsabilità, dichiarandosi pronto a rispondere di ogni conseguenza senza alcuna riserva. Al punto da specificare che tutte le persone che erano in macchina con lui non possono ritenersi responsabili, perché alla guida c’era lui”.

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