Kenneth Smith alla fine è morto: è stato il primo uomo a essere giustiziato con la “maschera della morte”. Un metodo considerato inumano da molti, ma che alla fine è stato usato per togliere la vita al 58enne killer, che nell’88 uccise una donna. Quanto visto nell’Holman Correctional Facility in Alabama è per molti l’esecuzione più violenta di sempre.

Condannato ucciso con la maschera della morte: l’ultima giornata di Kenneth Smith

Il condannato ha mangiato il suo ultimo pasto nel braccio della morte alle 10:00 di mattina: quando sono state consegnate a Kenneth Smith uova, bistecca e patate. Poi, fino alle 20:00 il condannato è rimasto a digiuno, perché il boia temeva che potesse vomitare durante l’esecuzione. Prima che gli venisse messa la “maschera della morte”, il condannato ha rilasciato le sue ultime parole: “Stasera l’Alabama ha fatto sì che l’umanità facesse un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce, grazie per avermi sostenuto, amo tutti voi”.

Poi tramite la “maschera della morte” il condannato ha iniziato ad inalare azoto, che ha reso l’esecuzione una delle più violente di sempre. Secondo i presenti, infatti, Smith per 22 interminabili minuti è rimasto cosciente e nei minuti iniziali si contorceva e tremava sulla barella. Interrogati sulle torture inflitte al condannato, le autorità del carcere hanno dichiarato che: “Smith tratteneva il respiro per tutto il tempo che poteva. ci sono stati alcuni movimenti involontari e un po’ di respiro agonico. Era tutto previsto negli effetti collaterali che abbiamo visto e studiato sull’ipossia da azoto. Niente era fuori dall’ordinario rispetto a ciò che ci aspettavamo“.

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Le dichiarazioni dei giornalisti

L’ipossia da azoto con cui è stato ucciso Kenneth Smith, a detta dei giornalisti presenti è stata “l’esecuzione più violenta mai vista”. Lee Hedgepeth alla Bbc ha detto: “Sono stato a quattro precedenti esecuzioni e non ho mai visto un condannato dimenarsi come ha fatto Smith durante l’inalazione del gas”.

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