I risultati dell’esame tolgono ogni dubbio sulle cause del decesso: probabilmente si è trattato di un malore improvviso
Morte Maria Panico, l’autopsia conferma: non è stata uccisa. Maria Antonietta Panico, la 43enne trovata senza vita nella sua casa di Trento, non è stata vittima di femminicidio. Questo è quanto emerge dall’autopsia. Inizialmente si pensava a un delitto, ma sul corpo della donna non sono state trovate ferite.
L’ipotesi più probabile è che la donna sia stata vittima di un malore improvviso. Anche il medico legale, il dottor Dario Raniera di Verona, avrebbe escluso la presenza sul corpo di ferite e traumi riconducibili a un’aggressione.
Il corpo di Panico è stato trovato senza vita dall’ex marito, allertato dalla figlia di 16 anni. Da due giorni non riusciva a mettersi in contatto con la madre. Intorno al cadavere erano state trovate delle macchie che inizialmente hanno fatto pensare a del sangue. Potrebbero essere invece tracce di liquidi biologici rilasciati dal corpo dopo il decesso.
Morte Maria Panico, i risultati dell’autopsia
Il procuratore capo Sandro Raimondi ha precisato che si devono attendere gli approfondimenti scientifici prima di fare qualsiasi valutazione di tipo giuridico e investigativo. Nel frattempo, gli inquirenti stanno esaminando i tabulati telefonici dello smartphone di Panico per verificare se ci sono messaggi o telefonate di particolare interesse investigativo.
I carabinieri hanno già ascoltato familiari, amici e conoscenti di Panico, ex candidata a provinciali e comunali con il centrodestra. Secondo quanto riportano i giornali locali, in passato la vittima avrebbe avuto una relazione tormentata. L’uomo poi aveva avuto il divieto di avvicinamento.