Quando gli agenti hanno fatto irruzione hanno trovato il bimbo di 2 anni ancora abbracciato al corpo del padre. Erano lì da due settimane

Un’immane tragedia ha investito un’intera famiglia nel Lincolnshire, nelle Midlands Orientali inglesi, dove un bimbo di 2 anni è morto di fame e di sete nella sua abitazione, abbracciato al corpo del padre, stroncato da un infarto due settimane prima. Bronson Battersby, la piccola vittima, è stato trovato rannicchiato con il suo papà Kenneth, di 60 anni, inerme ormai da 14 giorni per un arresto cardiaco che gli ha provocato la morte sul colpo. Il bimbo, infatti, avrebbe resistito per qualche giorno senza cibo e acqua. Poi ha aspettato la morte accanto al corpo senza vita del genitore, a terra.

A dare l’allarme è stato un assistente sociale recatosi nell’abitazione non avendo avuto più notizie di entrambi. Ha bussato alla porta ma nessuno ha aperto. Dunque ha chiamato subito la polizia per vedere se era tutto pienamente in regola. Stessa storia due giorni dopo, quando è tornato. Il 9 gennaio, però, la polizia ha fatto irruzione nell’abitazione sfondando la porta. Scoprendo i due corpi senza vita, distesi uno accanto all’altro. Bronson è stato ritrovato ancora con il suo pigiamino Pudsey Bear addosso, che stringeva papà Kenneth, deceduto all’improvviso. E senza la minima possibilità di essere soccorso.

I servizi sociali facevano visita ai due di tanto in tanto perché il padre era ritenuto dalle autorità “irascibile”. La madre del bimbo, la 43enne Sarah Piesse, separata da tempo dal marito, non vedeva Bronson da prima di Natale. Le due vittime, invece, secondo il quotidiano The Sun, erano stati visti l’ultima volta il giorno di Santo Stefano.

Sempre sulle pagine del tabloid britannico ha parlato la madre del bimbo, scagliandosi contro i servizi sociali. Se i servizi sociali avessero fatto il loro lavoro, mio figlio sarebbe ancora vivo. Ma non hanno fatto nulla. L’hanno fatto morire al buio, senza acqua e senza cibo.”

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