Nella serata di martedì 9 gennaio un terribile omicidio è avvenuto a Palermo, in via del Visone. Nello specifico Fanni Sisina, mamma 74enne ha strangolato a morte sua figlia Maria Cirafici. L’anziana ha poi confessato di aver ucciso sua figlia, preoccupata che alla sua morte nessuno se ne sarebbe preso cura.
La confessione di Fanni Sisina
Nello specifico, la donna che ha strangolato a morte sua figlia, dopo aver commesso l’omicidio ha chiamato i suoi fratelli e chiesto loro di avvertire le autorità. A tal proposito, Fanni Sisina, ascoltata dagli inquirenti ha dichiarato: “Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei. Ho chiamato i miei parenti e chiesto che fossero loro a chiamare e dire quello che era successo”.
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Strangola a morte la figlia, shock nella comunità
Fanni Sisina e Maria Cirifici ormai da anni erano tornate a vivere insieme. La 44enne, infatti, dopo la fine del suo matrimonio era tornata nella casa natia. Tuttavia, da anni soffriva di una serie di patologie legate alla depressione. Avrebbe agito in un momento di stanchezza, dunque, la 74enne che ha strangolato a morte la figlia, vittima anch’essa, probabilmente, della disperazione. Sotto shock, intanto, la comunità d’appartenenza delle 2, che avevano sempre vissuto in simbiosi. “Maria si era laureata in giurisprudenza – dicono – e si era sposata. Voleva diventare notaio, poi dopo la fine del matrimonio era tornata dalla mamma. Aveva delle fragilità come tutti, ma aveva un ottimo rapporto, almeno apparentemente, con la madre che l’ha sempre supportata e seguita. E viceversa. Anche la loro convivenza sembrava una scelta condivisa e non subita da nessuna. Non so cosa pensare. Avevano un rapporto di simbiosi, l’una si prendeva cura dell’altra”.