L’attore 23enne Adam Jendoubi è morto dopo 9 giorni di coma nell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
È morto Adam Jendoubi, l’attore e modello napoletano 23enne, che era in coma da 9 giorni nell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Era stato ricoverato il 1º gennaio a seguito di un arresto cardiaco che lo aveva colpito nella notte di Capodanno. Il fratello Habib ha annunciato con un post su Instagram che la famiglia ha autorizzato l’espianto di organi. Proprio come voleva Adam.
Adam lo abbiamo conosciuto nel film La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, dove ha interpretato Aucelluzzo. Lo vediamo spesso come volto fisso dei video del cantante Liberato. Il 23enne è napoletano, cresciuto a Forcella ed è considerato uno dei volti di spicco delle fiction di stampo napoletano. Il giovanissimo professionista ha origini tunisine e polacche. Durante il giorno di Capodanno 2024, intorno alle ore 8 della mattina, Adam Jendoubi era incosciente quando è stato soccorso a Castellammare di Stabia. Inizialmente si era diffusa la notizia che fosse rimasto coinvolto in un incidente stradale. In realtà si era trattato di un arresto cardiaco dopo che aveva partecipato a una festa di Capodanno.
Successivamente, dunque, aveva perso i sensi ed era caduto a terra provocandosi delle gravi lesioni al viso. Nel nosocomio era stato sottoposto a diversi esami clinici ma le sue condizioni apparivano da subito molto serie. Specialmente per i danni della mancanza di ossigeno al cervello causata dall’arresto cardiaco. Nel suo sangue, dai test tossicologici, non erano state riscontrate tracce di alcol o droghe. Giorno dopo giorno, tuttavia, il suo quadro clinico peggiorava fino al tragico epilogo.
Il commovente ricordo del fratello
In un toccante post su Instagram il fratello ha voluto evidenziare una scelta fatta da Adam quando aveva 18 anni. La scelta matura di donare i suoi organi in caso di morte. “Sangue mio, spero che hai finito di soffrire, hai dimostrato di essere un leone fino alla fine, uomo vero con valori e principi scegliendo già a 18 anni che il giorno della tua morte avresti voluto donare gli organi e così hai fatto.Oggi cambia totalmente la mia vita perché tu, fratello mio, non sarai più di fianco a me, ma so che mi guarderai dall’alto proteggendomi sempre.Ora voglio darti un ultimo saluto e ti ricordo, vita mia, che nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta e tu vivi e vivrai sempre in me. Resta in Power, vita mia, buon viaggio.”