Nella notte tra il 3 e il 4 gennaio, in una delle vie più trafficate di Milano, Viale Toscana, un gruppo di 3 ragazzi ha teso in strada un cavo d’acciaio ad altezza uomo. Il “gioco”, come è stato definito, sarebbe potuto costar caro a un motociclista o un ciclista di passaggio. Per questo, l’unico arrestato, il 24enne Alex Baiocco, rischia ben 14 anni di carcere per strage.
Alex Baiocco, accusato di strage
“Erano in 3, ridevano”, hanno dichiarato i testimoni dell’assurdo gioco. “Ci annoiavamo, mi dispiace”, ha riferito, invece, Alex Baiocco, che adesso rischia 14 anni di carcere per strage. A tal proposito, il legale del giovane ha parlato proprio del reato di strage. “Secondo quanto disciplinato dall’articolo 422 del codice penale è accusato di questo reato chi, al fine di uccidere, compie atti tale da porre in pericolo la pubblica incolumità. Quindi viene a loro associato il reato di strage anche se questa non è stata portata a compimento. Ha ugualmente posto in pericolo la pubblica incolumità”.
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La differenza tra tentato omicidio e strage
Poi, il legale di Alex Baiocco ha parlato del perché il suo assistito è accusato di strage e non di tentato omicidio. “Nell’omicidio il bene protetto dalla norma è la vita umana riferita al singolo individuo determinato. Nella strage invece si pone in pericolo la vita di più persone e quindi della collettività. Nel caso di quanto accaduto in viale Toscana a Milano in pericolo è stata la pubblica incolumità: per questo la gravità è molta più alta. Il pericolo in questo caso è nei confronti quindi di una collettività molto più ampia che del singolo tentato omicidio: l’azione di questi ragazzi poteva provocare la morte di più persone. Anche tante. In questo caso, ripeto, non si può parlare di tentato”.