Anna Procida è l’infermiera che nei giorni scorsi è stata barbaramente picchiata per aver chiesto ai familiari di un paziente di attendere in sala d’aspetto. I fatti sono avvenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale San Leonardo mercoledì sera. Ascoltata da “Il Mattino”, la donna, che ha ancora tutti i segni dell’aggressione sulla sua pelle, ha deciso di raccontare in prima persona la vicenda.
Le parole di Anna, infermiera picchiata in ospedale
Anna, l’infermiera picchiata in Pronto Soccorso, ha avuto una prognosi di ben 25 giorni dovuta al naso rotto, oltre al labbro e a un dente spaccato. “Sono un mostro ho le labbra gonfie, sono tutta rossa in viso e sono arrabbiata”, inizia così l’intervista alla donna che poi aggiunge: “Sono ormai situazioni di tutti i giorni. Non potevano stare lì e affollare la sala così ho chiesto che uscissero e hanno cominciato prima a inveire e a offendere poi a picchiarci”.
Poi, Anna Procida, picchiata in ospedale rivela i momenti in cui è stata aggredita. “Dicevano che erano lì dalla mattina, che dovevano stare vicino al loro parente e che non si sarebbero spostati. Noi abbiamo insistito e loro dalle parole sono passati alle mani. Sono stata portata fuori da un uomo che mi ha messo la mano sulla spalla dicendomi “vieni con me” quando siamo arrivati all’uscio mi sono girata mi ha sferrato il pugno. Non sono riuscita a scappare, mi ha preso a calci mentre ero a terra con il naso rotto”.
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“Sono troppo arrabbiata, non so se tornerò”
Non nasconde la rabbia Anna infermiera picchiata, così come la paura di tornare a fare il mestiere che ha sempre sogno. “Sono troppo arrabbiata, quello che è accaduto a noi è la quotidianità in pronto soccorso. Non so se tornerò, adesso direi di no. Poi mi sento offesa soprattutto in quanto donna, credo che il mio sia un caso anche di violenza contro le donne. Diventare infermiera era il sogno di una vita, ma non così. Non avrei mai immaginato di lavorare in queste condizioni”.