L’uomo soffriva di insufficienza renale
Il 41enne Luca Di Giambattista è morto il 19 dicembre scorso all’ospedale di Chieti in circostanze sospette. Tuttavia, nessuno ha saputo spiegare ai suoi familiari la causa del decesso: dunque, è stato aperto un procedimento penale.
La Procura di Chieti ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo in ambito sanitario.
La vittima, istruttore di guida e titolare di un’autoscuola, da quattro anni soffriva di insufficienza renale, che lo costringeva ad effettuare quotidianamente delle dialisi peritoneali ed era seguito dal reparto di Nefrologia del nosocomio chietino.
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Luca, dimesso dall’ospedale e poi morto: la Procura apre un’inchiesta
L’uomo avrebbe dovuto sottoporsi a trapianto del rene. Tuttavia, la scorsa estate, dopo i controlli di rito effettuati per sottoporsi all’operazione, ha cominciato a stare sempre peggio. Dolori addominali, febbre, sospetta peritonite, persino una crisi epilettica: nonostante questi sintomi, i medici lo avevano rimandato a casa, prescrivendogli soltanto antidolorifici.
Poi, lo scorso 19 dicembre, le condizioni del 41enne sono precipitate: i sanitari gli hanno detto di correre in ospedale dopo aver esaminato degli esami che aveva effettuato giorni prima.
Luca Di Giambattista è morto presso l’ospedale di Chieti poche ore dopo. Dai primi dati potrebbe essergli stato fatale un gravissimo choc settico. Eseguita l’autopsia, per avere le prime risposte bisognerà attendere gli esiti degli esami istologici e tossicologici effettuati sui campioni prelevati. Nel frattempo, il pm ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e posto sotto sequestro tutta la documentazione clinica.