Si chiamava Danilo Pastorelli il 41enne motociclista che nella mattinata di venerdì 29 dicembre, è morto sul Gra, tra le uscite Magliana e Pisana. L’uomo, papà di 2 gemellini di 3 anni, stava viaggiando in direzione Fiumicino quando, incolpevole, è stato colpito da un’auto. La caduta, violentissima e a velocità elevata unità allo schianto contro la cuspide dello svincolo, non gli hanno lasciato scampo ed è morto sul colpo.
La ricostruzione dell’incidente in cui è morto Danilo Pastorelli
Secondo i primi accertamenti, ancora al vaglio degli inquirenti, a causare la caduta dalla moto e la successiva morte di Danilo Pastorelli, sarebbe stata una manovra azzardata di una vettura. L’auto, infatti, in corsia di sorpasso, avrebbe prima affiancato la moto con l’intento di sorpassarla, per poi virare improvvisamente a destra, colpendo la vittima. Il 41enne, perso il controllo delle 2 ruote ha violentemente picchiato l’asfalto, perso il casco e rotolato fino a schiantarsi contro la cuspide appuntita dello svincolo, morendo sul colpo.
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Il cordoglio per il decesso del 41enne
Giunti sul posto i soccorsi, per Danilo Pastorelli non c’era già più nulla da fare e i medici non hanno potuto far altro che accertarne il decesso. Marito e padre di 2 gemellini di appena 3 anni, il 41enne lavorava come capo officina. La notizia della sua dipartita si è subito diffusa sui social e la comunità si è stretta attorno alla famiglia della vittima. Moltissimi i messaggi di cordiglio di amici e conoscenti. “Notizie che non vorresti mai ricevere. Riposa in pace Danilo”, e anche: “Buon viaggio”.