Caterina Giovinazzo è morta a 88 anni, dopo aver passato le ultime settimane nel reparto di rianimazione dell’ospedale Boreadi di Sanremo. L’anziana a novembre scorso ricevette una bolletta dell’acqua da oltre 15mila euro che le causò un malore. L’importo fu poi ritenuto sbagliato dalla stessa azienda, ma la donna, ormai costretta in un letto d’ospedale a lottare tra la vita e la morte, non si è più svegliata.
L’anziana era abituata a pagare bollette tra i 50 e i 70 euro
Caterina Giovinazzo è morta la scorsa Vigilia di Natale, ma la notizia è stata diffusa solo in queste ore. All’anziana, lo scorso 14 dicembre, fu recapitata un’utenza monstre di ben 15.339 euro, che la banca aveva già acconsentito a pagare, per una cifra di circa 8mila euro. All’anziana, la notizia le fu data dalla nuora, che le lesse i dati della bolletta. Per l’88enne, abituata a pagare tra i 50 e i 70 euro d’acqua, quella cifra spropositata le causò un grave malore, tanto da costringerla a un ricovero in rianimazione.
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Nonostante l’ammissione d’errore, per Caterina Giovinazzo no c’è stato nulla da fare ed è morta a 88 anni
A tal proposito, il fratello dell’anziana ha dichiarato: “Mi sono recato insieme a mio nipote Luigi all’ufficio Iren di Camporosso per segnalare il fatto. L’impiegata ha confrontato i dati Iren e quelli da noi forniti e si è accorta che quanto rilevato in bolletta non corrispondeva a quanto riportato in fattura”. Nei giorni seguenti anche la stessa Iren è intervenuta sulla vicenda. “Prenderemo subito contatti con la famiglia per verificare le motivazioni che hanno prodotto tale ammontare. Siamo molto dispiaciuti per quanto accaduto alla signora. Nel caso si dimostri che l’errore sia dovuto a Iren non verserà proprio nulla. Cercheremo di comprendere come si è giunti a questa situazione”. Tuttavia, nonostante l’ammissione d’errore, per Caterina Giovinazzo era ormai troppo tardi ed è morta a 88 anni, senza più riuscire a riprendere conoscenza.