Era la classica festa di fine anno e c’erano tutti: poche parole bastate a far svanire un sogno e a riempire gli occhi dei piccoli di lacrime
“Babbo Natale non esiste!”: la dirigente choc fa piangere i bambini. Un discorso cinico e secco quello pronunciato dalla preside del ‘San Giuseppe’ di Lerino a Torri, in provincia di Vicenza. Nessun problema se il pubblico fosse stato composto da adulti e basta. Ma era la festa di Natale e nella struttura c’erano sia i genitori che i bambini. Che hanno sentito tutto. Poche parole bastate a far svanire un sogno e a riempire gli occhi dei piccoli di lacrime.
“Arriverà il momento in cui i nostri bambini cominceranno a metabolizzare, e coglieranno gli indizi che lasceranno presagire che Babbo Natale non esiste. Oppure scopriranno mamma e papà che dispongono i regali. Questo fa parte di quel qualcosa che sta cambiando dentro di loro. Ogni bambino è diverso, e finché non è pronto a scoprire la verità, la ignorerà”. Queste le parole pronunciate dalla dirigente scolastica Milena Meggiorin, come riportato da Il giornale di Vicenza.
“Babbo Natale non esiste!”: la dirigente choc fa piangere i bambini. “Poteva dirlo solo ai genitori!”
“I bambini del nido non hanno sentito perché erano in sagrestia. Ma i loro fratelli, sorelle e cuginetti della primaria che si trovavano lì insieme alle famiglie, hanno ascoltato le parole della direttrice. Alcuni di loro, sbalorditi, sono scoppiati a piangere dopo aver chiesto ai genitori se fosse vero o meno che Babbo Natale non esiste”, ha raccontato un genitore lì presente.
Ma per la scuola è tutto un grosso fraintendimento. “Mentre scrivevo il mio discorso di fine anno ho ricevuto una lettera, arrivata a tutte le scuole della provincia, da parte dell’ufficio scolastico, relativa alla spiacevole situazione accaduta a Firenze, e ho quindi deciso di estrapolarne il messaggio per ribadire l’importanza del pensiero magico. Mi dispiace aver scatenato la furia di alcuni genitori. Nelle mie parole non c’era alcuna cattiva intenzione, anzi, per noi era importante precisare il valore di Babbo Natale in quanto figura religiosa, essendo noi una scuola cattolica di ispirazione cristiana”, ha replicato la preside.
Secondo un altro genitore, inoltre, “Gli adulti hanno compreso che l’intento della direttrice non era quello di causare disagio, ma anzi di portare l’attenzione sulla magia del Natale. Però sarebbe stato più gradito se questo messaggio fosse stato destinato solamente ai genitori”.
