Rhys Williams è morto a 18 anni, troppo presto per chiunque, ma non per lui, che si era organizzato il funerale da quando aveva 13 anni. Il ragazzo, infatti, era affetto da una gravissima e rarissima malattia, l’epidermolisi bollosa, che gli provocava piaghe dolorosissime sulla pelle. I medici avevano pronosticato una manciata di anni di vita per Rhys, che invece è riuscito a raggiungere l’età adulta.

Morto Rhys Williams, affetto da una malattia denominata “pelle di farfalla”

La malattia che affliggeva il giovane, chiamata anche “pelle di farfalla”, gli rendeva la pelle così sensibile da potersi tagliare anche con un foglio di carta. Tuttavia, il ragazzo, nonostante le precauzioni è comunque andato a scuola e le sue condizioni sono state stabili fino al 4 novembre scorso. Sembrava avesse contratto il covid, invece dopo analisi specifiche, Rhys Williams, morto a 18 anni, aveva la sepsi e la polmonite. A fine novembre le condizioni del ragazzo erano così gravi da non consentirgli più di respirare in autonomia e i medici hanno deciso di dimetterlo, per provare a fargli passare a casa il suo ultimo Natale. Rhys, invece, è deceduto pochi giorni prima.

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Le “disposizioni” di Rhys per il suo funerale

Distrutti dal dolore, i genitori di Rhys Williams, morto a 18 anni, hanno voluto ricordare il loro figlio che si è programmato in autonomia il proprio funerale. “Mi stavo preparando mentalmente per questo dal giorno in cui è nato, ma non puoi mai essere veramente preparato. Rhys ha scritto il suo piano funebre poco prima di compiere 14 anni, perché sapeva che avrebbe potuto non farcela ancora a lungo. Si è seduto e mi ha detto cosa voleva per il suo funerale. Voleva che tutti si vestissero di rosso perché è un grande tifoso del Liverpool FC, tranne che le magliette rosse del Manchester United, che non sono ammesse. Voleva andare in una grande chiesa e voleva passare davanti alla caserma dei pompieri nel suo ultimo viaggio”.

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