Il giovane di 22 anni, Rosolino Celesia, è stato ucciso a colpi di pistola in una discoteca di Palermo a seguito di una lite

Rosolino Celesia, di 22 anni, è stato ferito a colpi di pistola in una discoteca di Palermo, e poi trasportato d’urgenza all’ospedale Civico dove, però, è morto poco dopo il suo arrivo. Il fatto è accaduto nella notte, intorno alle 3, in via Pasquale Calvi, in pieno centro a Palermo.

Secondo le prime informazioni pare sia scoppiata una lite furibonda fuori dai bagni dalla discoteca Notr3. Il 22enne è stato raggiunto da due colpi di pistola al torace e al collo. Ma gli agenti hanno trovato sul luogo del delitto altri bossoli, segno che l’assassino ha sparato più colpi in direzione di Rosolino. O alcuni per spaventarlo. Il ragazzo è stato trasportato all’ospedale Civico di Palermo, probabilmente da qualche familiare o conoscente che era presente in discoteca.

In pochissimo tempo, nei pressi del pronto soccorso, si sono radunati parenti e amici del quartiere Cep. Nel frattempo gli investigatori stanno effettuando tutte le indagini del caso, per risalire al killer del ragazzo, ispezionando il locale e le telecamere di videosorveglianza. Sia della discoteca che nel perimetro di via Pasquale Calvi, zona vicino anche al quartiere popolare del Borgo Vecchio.

La stessa via dell’omicidio è stata teatro poco tempo fa di altri episodi di violenza. Almeno due nel giro di pochi giorni. Di fronte un’altra discoteca nella stessa zona, fra il 15 e il 16 dicembre è scoppiata una rissa furibonda sedata solo dall’arrivo di più volanti di carabinieri e polizia.

Ex promessa del calcio

Rosolino aveva giocato a calcio fino a qualche stagione fa sognando di arrivare in serie A. Nell’ambiente era considerato una promessa. Classe 2001, aveva iniziato sin da piccolo a tirare calci a pallone per poi frequentare la scuola calcio Ribolla dell’eroe dei Mondiali ’90, Totò Schillaci. Nella sua breve carriera ha vestito le maglie delle giovanili del Trapani, del Torino e del Palermo. Di ruolo attaccante, dopo due anni al Trapani fu contattato dai dirigenti del Torino che lo fecero giocare nella rappresentativa under 17. Poi di nuovo in Sicilia, con il prestito al Palermo.

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