Diletta Miatello lo scorso 27 dicembre uccise i suoi anziani genitori, colpendoli brutalmente e ripetutamente nel sonno. Dopo l’opposizione del giudice alla consulenza per determinare la capacità d’intendere e volere dell’imputata, la donna andrà a processo. Il prossimo 21 febbraio, davanti alla Corte d’Assise dovrà rispondere di duplice omicidio volontario.

Diletta Miatello uccise i genitori la ricostruzione

Diletta Miatello, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, uccise gli anziani genitori, Giorgio Miatello di 84 anni e Maria Angela Sarto di 89, per ragioni economiche. Da quando perse il posto di vigilessa, nel 2009, la donna non riuscì più a trovare un impiego stabile, per questo iniziò a chiedere sempre più soldi ai genitori. Le richieste sempre più insistenti sfociarono presto in accesi litigi fino a quando nel dicembre scorso non uccise gli anziani genitori. Tra le 2 e le 3 di notte del 27 dicembre scorso, Miatello assalì a colpi di vaso il papà mentre dormiva, causandogli tremende lesioni al cranio e al naso. Poi, si diresse dalla mamma, che uccise con 24 colpi di piatto in testa.

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Negata la richiesta di perizia psichiatrica

Fin dai primi giorni dopo l’arresto, la legale di Diletta Miatello, che uccise i genitori, chiese che venissero accertate le facoltà mentali della 52enne, che prima dell’omicidio era in cura in un centro di salute mentale. Tuttavia, il giudice ha dato ragione al pm Brusegan e negato le richieste della difesa. La donna, dunque, che dal dicembre scorso è reclusa nel carcere di Montorio, dovrà andare a processo con l’accusa di duplice omicidio aggravato dalla relazione affettiva e dalla minorata difesa delle vittime. In più potrebbe essere aggiunta l’aggravante della crudeltà nei confronti della mamma 89enne.

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