Negli ultimi giorni ha fatto scalpore un caso piuttosto macabro proveniente dalla Cina. Secondo le informazioni giunte dal paese asiatico, il corpo di una ragazzina di 16 anni, morta suicida, è stato venduto per circa 8 mila euro alla famiglia di un altro defunto. Tale pratica, nonostante possa apparire assurda, è più diffusa di quanto si creda e riguarda i così detti matrimoni fantasma in Cina.
Matrimoni fantasma in Cina: ecco cosa sono
Secondo la cultura cinese, infatti, essere sepolto senza contrarre matrimonio è un disonore e per questo i cadaveri dei defunti vengono venduti. I matrimoni fantasma in Cina vengono chiamati yinhun e sono un’usanza millenaria che risale al 1600 a.c. Secondo studi sul fenomeno: “Le tradizioni confuciane impongono che un giovane non sposato e senza eredi non possa essere sepolto nella tomba ancestrale della famiglia, interrompendo così l’eredità dei beni. Attraverso un matrimonio fantasma, si ritiene che tali individui si sposino nell’aldilà, assicurando la continuazione del lignaggio familiare”.
Potrebbe interessarti anche: Rapì, stuprò e uccise una bimba di 3 anni: morto in cella il mostro, massacrato di botte
Il possibile stop dal governo cinese
Tale pratica però, oltre ad apparire decisamente macabra, negli ultimi anni ha creato più di un grattacapo anche al governo cinese. Attorno al matrimonio fantasma, si sono generate in Cina diverse attività criminali che riguardano principalmente furti di cadaveri e omicidi. 2 anni fa, circa, 2 becchini furono arrestati perché beccati a rubare delle ceneri di una donna, con l’intento di rivenderle. Nel medesimo anno un uomo a Gensu è stato condannato a morte per aver ucciso 2 ragazze e tentato di venderle per matrimoni fantasma. A causa dei problemi causati dai matrimoni post mortem, il governo cinese ha avviato campagne di sensibilizzazione che qualora non si rivelassero utili potrebbero sfociare in veri e propri divieti.