Uno dei tre ragazzi annegati nell’incidente di Portogruaro, Altin Hoti, scrisse sui social che sperava di rivedere il fratello morto
Dei tre ragazzi che sono morti nell’incidente di Portogruaro, la cosiddetta tragedia dell’Immacolata, uno di loro, il 22enne Altin Hoti, aveva perso suo fratello minore Admir solo sei mesi fa, sempre in un incidente. Sempre a Portogruaro. Nelle scorse ore, però, è emerso un commento che il ragazzo aveva scritto dopo la tragica dipartita del fratello. “La vita senza di te è davvero dura fratello mio. Non vedo l’ora di rincontrarti di nuovo, spero tanto accada presto.”
Un collega di lavoro della madre ha riferito al Corriere della Sera: “La mamma è svenuta due volte da quando ha saputo dell’incidente. Non riesce a darsi pace, ha perso entrambi i propri figli nel giro di pochi mesi. Continua a gridare i loro nomi, assieme a quello di Giulia, la fidanzatina di Altin, che lei considerava una figlia.”
Tra gli scatti diffusi sui social, inoltre, Altin si faceva spesso fotografare accanto alla Bmw dello schianto, soprannominandola “Pantera Nera”.
Anche se ancora non è chiara la precisa dinamica della tragedia, una delle poche cose certe è che la vettura stava viaggiando ad alta velocità. Abitudine, come suggeriscono i quotidiani locali, che il giovane aveva da tempo, e provata dal fatto che era già noto alle forze dell’ordine che in svariate occasioni lo avevano fermato per eccesso di velocità.
Il 22enne era un patito del franchising cinematografico Fast&Furious e apprezzava molto uno dei suoi protagonisti, Paul Walker. Anche lui morto qualche anno fa in un incidente stradale. Sempre sui social la vittima aveva postato alcuni video in cui venivano mostrate delle corse con la Bmw. In quello forse più rappresentativo la vettura tedesca viene parcheggiata accanto a una Lamborghini. E sulla parete si legge una scritta: “Se un giorno la velocità dovesse uccidermi non piangete, io stavo sorridendo.”
La tragedia si è consumata nell’aerea di Borgo Sant’Agnese intorno alle 3 dell’8 dicembre. E dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che la Bmw con i ragazzi a bordo abbia sfondato un cancello di un’abitazione e sia finita in seguito nel fiume Reghena, inabissandosi. Come riporta Il Gazzettino, nell’incidente le giovani vittime non sono decedute per l’urto della Bmw guidata da Hoti. Ma annegate poiché rimaste intrappolate all’interno della vettura mentre sporfondava nel Reghena.