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Incendio all’ospedale di Tivoli: il racconto della superstite

Incendio all'ospedale di Tivoli: parla una superstite

Va in ospedale a dare l’addio al papà e per poco non muore tra le fiamme: “salva grazie all’aiuto degli infermieri”

L’incendio divampato nell’ospedale di Tivoli ha causato 3 morti, decine di feriti e oltre 200 pazienti evacuati. Sul disastro sta indagando la procura e secondo le prime informazioni al riguardo, sembrerebbe che l’incendio sia partito dal piano -2. Inizialmente nel conteggio delle vittime del disastro all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli era rientrato anche Emilio Timperi, che invece, era deceduto poco prima per un arresto cardiaco.

Incendio nell’ospedale di Tivoli: il racconto di una donna

Proprio la figlia di Emilio Timperi, in un’intervista a Fanpage, ha raccontato gli istanti in cui anch’essa ha rischiato la vita, se non fosse stato per gli infermieri che l’hanno salvata. “In un primo momento mio padre è entrato nel conteggio delle vittime dell’incendio dell’ospedale di Tivoli, ma lui era già morto. è deceduto nel momento in cui stava succedendo tutto questo ma non per cause relative all’incendio. Mio padre è morto per un arresto cardiaco. Noi eravamo lì perché ci volevano far vedere papà per l’ultimo saluto, poi ci avrebbero ridato la salma”.

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“Dalle finestre vedevamo le fiamme”

Poi, la donna che ha rischiato la vita nell’incendio dell’ospedale di Tivoli, ha parlato degli istanti in cui si sono propagate le fiamme. “Quando è scoppiato l’incendio stavano staccando le macchine a mio padre. Nel giro di pochissimo ci siamo trovati in una nube di fumo e se non fosse stato per l’intervento delle operatrici del reparto non saremmo qui a raccontare. Purtroppo, eravamo intrappolati al quinto piano. Ci hanno accompagnato verso la scala antincendio e siamo scesi ignari di quello che potevamo trovare. Dalle finestre noi vedevamo le fiamme”.

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