Lo scorso 20 ottobre, in un terribile incidente in autostrada, all’altezza di Modena, è morto un 38enne. Dopo i primi accertamenti, è emerso che Samir, la vittima dell’incidente, era un rapinatore e la supercar che guidava era stata rubata e aveva le targhe clonate. All’interno dell’auto, oltre agli effetti personali, è stato rinvenuto anche il bottino dell’ultima rapina, oltre a varie dosi di sostanze stupefacenti.

Dopo la morte del rapinatore in superar rubata, le autorità hanno aperto un’indagine

Il rapinatore a bordo della supercar rubata era uno dei membri della famigerata banda di ladri che in 2 settimane ha messo a segno ben 17 colpi tra Milano, Monza e Varese. In seguito all’indagine partita dopo la morte del 38enne, gli altri 4 membri della gang sono stati posti in fermo martedì 5 dicembre. Sarebbero: Kristian “Kristi” Filopat, Andrea “Bledi” Alija, Ermal Damzi e Sajmir “Miri” Damzi. Tutti di nazionalità albanese, al quale vengono attualmente contestate almeno 17 rapine.

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Il modus operandi della banda

Secondo quanto emerso dopo le indagini partite dalla morte del rapinatore in supercar rubata, ognuno dei membri aveva un compito diverso e preciso da svolgere. I 5 utilizzavano esclusivamente walkie talkie e perlustravano la zona dei possibili colpi a bordo di una Audi Rs3 rubata e anch’essa munita di targa clonata. L’auto, secondo gli investigatori, veniva più volte controllata alla ricerca di possibili microspie e la targa clonata cambiata spesso. Poi, una volta puntato l’appartamento da colpire, attendevano lo spegnimento delle luci ed entravano in azione. Infine, dopo aver arraffato più merce possibile, tornavano alla base, sempre prima delle 23:00.

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