Orrore senza fine in un villaggio francese dove un 15enne ha ucciso i genitori e dato fuoco alla casa confessando poi il crimine alla polizia

Un crimine atroce e raccapricciante quello commesso da Valentin Nurdin, un 15enne che la settimana scorsa ha ucciso padre e madre e poi, per distruggere le prove, ha dato fuoco alla casa dove era cresciuto. E dove aveva sempre vissuto con i suoi genitori, Didier e Isabelle, a Châteauvilain, un villaggio di 800 anime nel dipartimento dell’Isère, a metà strada tra Lione e Grenoble.

Proprio nella serata di ieri, lunedì 4 dicembre, il giovanissimo killer ha confessato il crimine alla polizia. I corpi carbonizzati delle due vittime sono stati ritrovati all’alba di lunedì scorso, tra le macerie dell’abitazione dopo che l’incendio si era finalmente placato. Ora la procura di Montpellier ha aperto un’inchiesta sul giovane che inizialmente si era dileguato. Ma che è stato ritrovato nella giornata di sabato proprio nella città della Francia meridionale.

“Confermo che il giovane Valentin ha confessato ai gendarmi di essere l’autore dell’omicidio dei suoi genitori.” Ha detto il procuratore di Grenoble Eric Vaillant in una dichiarazione a Le Parisien.

Valentin è nato nel 2008, è il figlio minore di una famiglia di quattro componenti. Il padre era un ingegnere di 58 anni e la madre, 52 anni, lavorava da casa. Valentin ha un fratello maggiore, di 17 anni, che aveva lasciato la casa di famiglia proprio il giorno prima del dramma. Le sue due sorellastre maggiorenni non abitavano più nell’Isère. “Era una famiglia normale, senza eccessi e dal profilo basso”, aveva detto mercoledì all’AFP il sindaco di Chateauvillain, Daniel Gaude. La famiglia si era stabilita lì per circa quindici anni e aveva ristrutturato una vecchia fattoria. I Nurdin erano “molto ben integrati” a Châteauvilain.

Le autopsie sui corpi di Didier e Isabelle hanno rivelato segni di violenza inaudita prima che i due fossero giustiziati con arma da fuoco alla testa e al petto. Uno dei vicini ha affermato al quotidiano francese: “In questi giorni, qui a Châteauvilain, crediamo di vivere in un film dell’orrore.” Inoltre, il ragazzo avrebbe confessato agli investigatori che voleva distruggere tutto da tempo, “per rifarsi una vita e vivere lontano”.

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