Il 51enne Luigi Leonetti è in carcere a Lucera, in provincia di Foggia, con l’accusa di omicidio volontario aggravato

Il racconto della telefonata choc del figlio di Vincenza Angrisano nelle carte del gip. “Zia, papà ha accoltellato mamma, corri”. Questa frase terribile si legge nell’ordinanza con cui il gip del tribunale di Trani Lucia Anna Altamura ha applicato la custodia cautelare in carcere a Luigi Leonetti. L’uomo, 51 anni, come noto è reo confesso di omicidio volontario della moglie 42enne Vincenza Angrisano. “Ho commesso una fesseria… venite sopra, sono stato io…. Sta qui…”. Così Leonetti ha accolto i soccorritori del 118 che lui stesso aveva chiamato per avvisarli di aver ucciso a coltellate la moglie, nella loro casa a tre chilometri dalla città, sulla provinciale 231.

Agghiacciante la frase choc pronunciata dal figlio più grande della coppia, 12 anni, durante una telefonata di allarme alla zia sempre quel pomeriggio. Leonetti, davanti al pm, ha aggiunto altri dettagli. Alcuni giorni prima – quando aveva aggredito e picchiato la moglie rimproverandola di essere tornata tardi di sera – l’aveva costretta a recarsi in ospedale per farsi medicare. Già in quell’occasione, scrive il gip, aveva ragionato sul “proprio intendimento omicidiario, non nascondendo – scrive il gip – che questo pensiero aveva attraversato la sua mente”.

Vincenza Angrisano, il racconto della telefonata choc del figlio nelle carte del gip

Il gip Altamura ritiene che “uno degli aspetti di maggiore rilevanza concerneva la maturazione dell’intento omicidiario, a partire da quanto occorso il 23 novembre”. In quell’occasione, Leonetti aveva preso a schiaffi la moglie facendola finire in ospedale. Quattro giorni di prognosi. “Da quel momento in poi, particolarmente durante le sue ore lavorative” Leonetti “dichiarava di aver sedimentato l’idea di uccidere sua moglie. Non aveva ben chiaro il momento, né il luogo, né la modalità, ma questo pensiero si era riproposto più volte nella sua mente. Aveva pensato di ucciderla mentre la stessa stava dormendo sul divano in cucina, aveva pensato, comunque, di ucciderla in qualche modo – si legge ancora nell’ordinanza – Il tutto poi era stato ancor più sostenuto dal fatto che la donna gli aveva comunicato il giorno prima” del delitto “«”di aver preso in affitto un appartamento e che si sarebbe trasferita dal 20 dicembre”.

Il 51enne è in carcere a Lucera, in provincia di Foggia, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto in danno del coniuge.

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