Sono stati circa 8mila i presenti al funerale di Giulia Cecchettin presso la basilica di Padova. Nonostante il maltempo non si sono fermati e in massa, sono giunti sul posto, per far sentire la loro presenza e la loro vicinanza alla famiglia della 22enne. Oltre a ciò, come da volere dei cari della ragazza, i presenti hanno deciso di “fare rumore, per non restare indifferenti”.

Dopo le esequie nella basilica, a Saonara si è tenuto il funerale in forma privata di Giulia Cecchettin

Chiavi che sbattono, cori in nome di Giulia, applausi e urla, i presenti hanno accolto il feretro della 22enne in questo modo, come per volere della famiglia. Poi, il carro funebre è partito alla volta di Saonara, dove nel pomeriggio di oggi è stato celebrato un secondo funerale per Giulia Cecchetin. Questo, più intimo, riservato ad amici e parenti della ragazza. Proprio qui, la sorella della 22enne, Elena Cecchettin, ha raccontato chi era sua sorella Giulia. “Era la persona migliore che ho mai conosciuto. Era quella ragazza alla quale non era difficile fare regali, perché qualsiasi cosa vagamente buffa o carina la faceva andare in visibilio. Collezionava scatole di latta solo per riempirle con altre scatole. Non buttava via mai niente, neanche le cose rotte o rovinate”.

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“Giulia, ora ti vedo tra le stelle”

Poi, Elena, durante i funerali di Saonara per Giulia Cecchettin ha aggiunto: “Giulia aveva paura delle cimici, una volta è andata a dormire sul divano perché ne avevamo una casa di notte e io stavo dormendo e non potevo aiutarla a toglierlo. Lei mi faceva sentire speciale perché l’aiutavo a togliere le cimici. Le notti d’estate andavamo in un parchetto vicino casa e restavamo là a guardare le stelle, ci sedevamo in una cesta di viti che forse era troppo grande per noi ma a noi andava bene così. Ora, Giulia, in quella cesta io ci sto comoda ma non è più bello senza di te perché guardo il cielo e ti vedo tra le stelle. Prima o poi ci rivedremo, te lo prometto. Ma fino a quel momento continuerai a essere il mio angelo custode”.

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